Cattura Battisti, Conte: "Il governo ha dato giusto rilievo”. Ma le polemiche continuano

Politica

Il premier: “Sarebbe stato inappropriato se l’esecutivo fosse stato timido, sobrio o si fosse nascosto”. Critiche al video postato dal ministro Bonafede su Facebook. Il guardasigilli: “Nessun accanimento, ma chi sbaglia paga”

Alla cattura di Cesare Battisti “abbiamo dato il giusto rilievo” mentre “sarebbe stato inappropriato se il governo fosse stato timido, sobrio o si fosse nascosto”. Il premier Giuseppe Conte prova a mettere fine alle polemiche sulla risonanza data all’arresto e all’estradizione in Italia dell’ormai ex latitante che si trova in carcere in isolamento a Oristano (IL PENITENZIARIO CON L'85% DEI DETENUTI IN REGIME DI ALTA SICUREZZA). “Quasi da 40 anni sfuggiva alle nostre carceri - aggiunge Conte -  un’offesa alla memoria dei morti, ai familiari sopravvissuti e al sistema giustizia”. Proprio sul ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sono piovute critiche per aver postato su Facebook un video in cui vengono montate le fasi del rientro di Battisti in Italia.

Il video del ministro Bonafede su Facebook

Il filmato, visto da oltre 350mila utenti, ha suscitato diversi commenti negativi. "Il racconto di una giornata che difficilmente dimenticheremo!”, è il titolo del video postato. Nelle immagini, tre minuti e mezzo montati con musica di sottofondo, si vedono in apertura una serie di foto di Battisti ritratto negli anni scorsi, in una mentre brinda con un bicchiere alzato, poi la scena passa a Ciampino con gli agenti di polizia e della penitenziaria che ieri attendevano l’aereo che ha riportato il latitante in Italia e l'arrivo dello stesso Bonafede sul posto. Le immagini ritraggono poi la folla di telecamere, fotografi e cronisti riunita a Ciampino, quindi l'arrivo dell'aereo da cui scende Battisti. Il video prosegue con il punto stampa organizzato a Ciampino e il discorso fatto da Bonafede. Poi i riflettori tornano su Battisti, con le auto che lo scortano in questura, dove si vedono poi le fasi del fotosegnalamento e delle impronte digitali. Poi gli agenti prendono Battisti e lo caricano nuovamente in macchina per portarlo a Pratica di mare dove lo attende l'aereo che lo porterà in Sardegna.

I penalisti: "Video sconcertante"

Anche gli avvocati penalisti sono critici con Bonafede e con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. ”Quanto accaduto ieri in occasione dell'arrivo a Ciampino del detenuto Battisti - afferma l’Unione delle camere penali - è una pagina tra le più vergognose e grottesche della nostra storia repubblicana. È semplicemente inconcepibile che due Ministri del Governo di un Paese civile abbiano ritenuto di poter fare dell'arrivo in aeroporto di un detenuto, pur latitante da 37 anni e finalmente assicurato alla giustizia del suo Paese, una occasione, cinica e sguaiata, di autopromozione propagandistica". I penalisti esprimono "sdegno e riprovazione per questa imbarazzante manifestazione di cinismo politico" e ritengono anche "sconcertante" che "il Ministro della Giustizia abbia diffuso un video, con sinistro commento musicale, titolando di 'una giornata indimenticabile’".

Bonafede: “Niente accanimento, ma chi sbaglia paga”

Il guardasigilli Bonafede si difende: "Alcuni giornali attaccano il Governo accusandolo di aver 'celebrato' l’arrivo dell’ex terrorista Cesare Battisti e, viceversa, di non essere stato presente all’arrivo in Italia della salma di Antonio Megalizzi. Si tratta di una notizia falsa: ad accogliere il feretro del nostro connazionale c’era il ministro Riccardo Fraccaro. Inviterei la stampa a evitare forme di vero e proprio sciacallaggio nei confronti di due situazioni diverse che hanno profondamente segnato intere famiglie e, più in generale, tutto il popolo italiano". E tornando sulla cattura di Battisti aggiunge: "Ho semplicemente detto che in Italia nessuno si può sottrarre alla giustizia e se vengono commessi dei reati chi lo ha fatto deve pagare senza alcun accanimento sulla persona, ma con una precisa rivendicazione del fatto che la giustizia in Italia è un valore fondamentale: chi sbaglia paga".

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