Di Maio ai Gilet gialli: "M5s vi sostiene". Parigi: "Facciano pulizia in casa loro"

Politica

Nel giorno in cui Jacline Mouraud, ex portavoce dei manifestanti, annuncia di lavorare alla creazione di un partito, il vicepremier incoraggia: “A vostra disposizione la nostra piattaforma per la democrazia diretta”. Secca replica della ministra per gli Affari europei

“Gilet gialli, non mollate!”. È questo l’incoraggiamento che il leader del M5S Luigi Di Maio ha rivolto ai manifestanti francesi nel giorno in cui Jacline Mouraud, ex portavoce, ha annunciato di voler lavorare alla creazione del proprio partito politico. Il vicepremier ha offerto il sostegno del Movimento pentastellato. “Possiamo mettere a vostra disposizione alcune funzioni del nostro sistema operativo per la democrazia diretta, Rousseau", ha scritto in un post sul Blog delle Stelle. Ha anche specificato: "Come voi, anche noi, condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico”. Appoggio per le proteste e condanna per le violenze anche dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo ma assoluta, ferma e totale condanna di ogni episodio di violenza che non serve a nessuno”, ha detto. Più tardi è arrivato il commento di Nathalie Loiseau, ministra francese per gli Affari europei. "La Francia si guarda bene dal dare lezioni all'Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro", ha scritto su Twitter. Per il momento, è l'unica reazione del governo francese dopo le dichiarazioni dei vicepremier italiani. "È scandaloso che per uscire dalle difficoltà di competizione che ha con Salvini, Di Maio inneggi a chi in un Paese amico come la Francia ha provocato quei danni", ha commentato invece il segretario uscente dal Pd Maurizio Martina.

Di Maio: "M5S pronto a darvi sostegno di cui avete bisogno"

Nel suo post, Di Maio si è rivolto ai gilet gialli: “Il Movimento 5 Stelle è pronto a darvi il sostegno di cui avete bisogno". Poi il vicepremier ha offerto alcune funzioni della piattaforma Rousseau, "per esempio call to action per organizzare gli eventi sul territorio o il sistema di voto per definire il programma elettorale e scegliere i candidati da presentare alle elezioni". "È un sistema pensato per un movimento orizzontale e spontaneo come il vostro e saremmo felici se voleste utilizzarlo”, ha aggiunto. E ha ribadito: “Una nuova Europa sta nascendo. Quella dei gilet gialli, quella dei movimenti, quella della democrazia diretta. È una dura battaglia che possiamo combattere insieme”.

“Stesso spirito che ha animato il M5S”

Di Maio ha spiegato che sta seguendo la “battaglia” dei gilet gialli “dal giorno in cui siete comparsi per la prima volta colorando di giallo le strade di Parigi e di altre città francesi”. “Sappiamo cosa anima il vostro spirito e perché avete deciso di scendere in piazza per farvi sentire. In Francia, come in Italia, la politica è diventata sorda alle esigenze dei cittadini che sono stati tenuti fuori dalle decisioni più importanti che riguardano il popolo. Il grido che si alza forte dalle piazze francesi è in definitiva uno: 'Fateci partecipare!'. È lo stesso spirito che ha animato il Movimento 5 Stelle fina dalla sua nascita”, ha scritto il vicepremier. Poi, esortando i gilet gialli a non mollare, ha aggiunto: “Il Movimento 5 Stelle dopo meno di 4 anni dalla sua nascita, nonostante gli insulti e gli sberleffi, è entrato in Parlamento e dopo meno di 9 anni oggi siamo al governo”.

Democrazia diretta è “rivendicazione importante”

Il ministro italiano ha anche criticato le parole del ministro dell'interno francese Castaner, che non considera i gilet gialli rappresentativi della Francia. “Una dichiarazione che si commenta da sola, di una persona, di una classe politica che non vuole prendere atto della realtà”, ha scritto il vicepremier. E ha aggiunto, sempre rivolto ai gilet gialli: “Ho letto le vostre rivendicazioni, le vostre 8 doleances (lamentele) e mi ha colpito il fatto che il primo punto è proprio la democrazia diretta. È una rivendicazione importante perché dà il senso a tutte le altre vostre richieste. Il governo di Macron non si sta rivelando all'altezza delle aspettative e alcune politiche portate avanti sono addirittura dannose non solo per i cittadini francesi, ma anche per l'Europa”.

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