Manovra, Conte alle Camere: "La Ue sarebbe miope se ci logorasse"

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ll presidente del Consiglio, nelle comunicazioni a Montecitorio, in vista dell'incontro con Juncker: "Non andrò a Bruxelles con libro dei sogni, sbagliato logorare l'azione riformatrice chiesta dai cittadini col voto del 4 marzo"

"Occorre superare un rigorismo miope che pretende di combattere un'instabilità con misure che finiscono per favorirla. L'Europa deve perseguire un rapporto equilibrato tra riduzione e condivisione del rischio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in riferimento alla manovra, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue previsto il 13 e il 14 dicembre. Il premier è atteso nel pomeriggio al Senato e domani sarà a Bruxelles per incontrare il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker. Il tempo stringe sulla manovra e Conte punta al dialogo per evitare la procedura di infrazione europea e per portare a casa le legge di bilancio che ancora aspetta le modifiche dal Senato dove la manovra verrà approvata con il voto di fiducia, probabilmente già giovedì 20 dicembre. Intanto, il ministro Tria si dice convinto che "è possibile evitare la procedura di infrazione", ma sottolinea però che "si tratta di prendere decisioni politiche rispetto a varie alternative".

"A Bruxelles non andrò con libro dei sogni"

"Non andrò a Bruxelles con il libro dei sogni ma con lo spettro completo del progetto riformatore del governo: mi confronterò sui numeri consapevole che la manovra risponde a esigenze del Paese ma entro i vincoli europei”, ha detto il premier alle Camere. Poi, pur non facendo numeri, ha spiegato che il governo non sta procedendo allo scostamento del deficit - chiesto dall’Ue - "a cuor leggero" ma lo fa per “realizzare gli obiettivi che gli italiani chiedono con prepotente urgenza”. Ma ha aggiunto che  "logorare l'azione riformatrice del governo sarebbe una strategia miope, un tentativo di reprimere istanze che resterebbero comunque vive nella nostra società e che potrebbero ripresentarsi in prossimo futuro in forme che difficilmente potremmo prevedere".

"Confronto serrato, leale e paritario"

Il premier crede che possa avere buon esito il dialogo con i partner europei, "un confronto serrato - lo ha definito Conte - che confidiamo leale e paritario”. Il presidente del Consiglio è tornato inoltre a riporre fiducia nella legge economica del Governo: “Farà crescere l'Italia. Con le elezioni del 4 marzo i cittadini hanno espresso un'esigenza, quella di arrestare l’impoverimento dovuto al ciclo avverso della lunga crisi economica e per contrastare i fenomeni negativi di un processo di globalizzazione che ha visto penalizzate ampie fasce di popolazione. Abbiamo individuato responsabilmente le misure concrete per invertire con decisione questa tendenza".

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