Salvini: "Dl sicurezza entro il 3 dicembre o salta tutto". Di Maio: "Saremo leali"
PoliticaIl ministro dell'Interno tira dritto sul decreto dopo le polemiche sulla decisione di 19 deputati M5s di chiedere modifiche al testo. “Molti si stanno sfilando”, assicura il ministro del Lavoro. Conte: "Fiducia solo se necessario, è il momento della decisione finale"
"Il Dl sicurezza serve al Paese e passerà entro il 3 dicembre o salta tutto e mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro”. Tira dritto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che interviene nuovamente dopo le polemiche di ieri sulla decisione di 19 deputati del M5s di inviare una mail al capogruppo a Montecitorio per rivendicare la possibilità di apportare modifiche al testo del decreto sicurezza e immigrazione, approvato dal Senato lo scorso 7 novembre (COSA PREVEDE). Promette lealtà il vicepremier Luigi Di Maio. "Come capo politico del Movimento - ha detto ai microfoni di Radio Anch'io - devo assicurare la lealtà del Movimento a questo governo. Il decreto si deve approvare. È una questione di correttezza. Non ci si può rimangiare la parola". Poi assicura: molti di quelli che hanno sottoscritto la lettera "si stanno sfilando" per non ostacolare il governo. Su un'eventuale questione di fiducia è invece intervenuto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, affermando che sarà messa "solo se necessario, ma al momento non é all'ordine del giorno".
Salvini: "Con Di Maio andiamo d’amore e d’accordo"
Salvini ha poi smentito eventuali screzi con il leader del Movimento 5 Stelle: "Andiamo d'amore e d'accordo. Non sono mai andato d'accordo con un politico come con Luigi Di Maio", ha dichiarato il ministro dell’Interno. Già ieri aveva ribadito la volontà di non fare alcun passo indietro sul Dl: "Il decreto sicurezza deve essere approvato, e in fretta, per il bene degli italiani. La lotta all'immigrazione clandestina e alla mafia non possono più aspettare". Un messaggio che aveva trovato d’accordo il partner di governo. "Il dl sicurezza è alla sua seconda lettura. Il Parlamento è sovrano ma come governo auspichiamo che sia approvato in ultima lettura alla Camera. Andare oltre significherebbe far sì che decada", le parole di Di Maio.
Di Maio: "Molti sottoscrittori si stanno sfilando"
Sulla fronda di 18 deputati M5s che hanno chiesto di cambiare il decreto, Di Maio ha invece affermato: "Molti di quelli che avevano sottoscritto quella richiesta si stanno sfilando perché non vogliono mettere in difficoltà il governo. Mi stanno scrivendo in molti", ha spiegato il capo politico del M5s. "Stasera - ha detto a margine di un incontro con i vertici della Cna - farò una ricognizione di chi ancora sostiene quella lettera, con cui a quanto ho capito si vuole fare soprattutto un’azione di testimonianza. Si comprende l'importanza del decreto per il governo". I frondisti hanno inviato una lettera al loro capogruppo Francesco D'Uva per protestare anche contro la totale assenza di dibattito interno. In tutto sono circa 600 gli emendamenti presentati in commissione Affari Costituzionali alla Camera. Di questi 5 sono firmati da deputati 5S della commissione Affari Costituzionali.
Conte: "È il momento della decisione finale"
Conte, rispondendo ai giornalisti al Quadraro a Roma, ha parlato del decreto dicendo che "è un decreto legge in fase avanzata del suo iter legislativo" e che quindi "è il momento di operare una sintesi". "Sono stati modificati alcuni passaggi - ha aggiunto - è il momento della decisione finale".