Inceneritori di rifiuti in Campania, nuovo scontro Salvini-Di Maio

Politica

Si inasprisce la tensione sulla questione termovalorizzatori tra gli alleati di governo. Di Maio insiste: "Non sono nel Contratto", ma il leader del Carroccio prova ad appianare le tensioni: "Sempre trovato un accordo". Intanto a Torre del Greco è emergenza

Nuova tensione nel governo tra i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla questione rifiuti in Campania, dopo le polemiche nate nei giorni scorsi. L'ultimo scontro è quello tra il leader della Lega e Alessandro Di Battista, che gli ha chiesto di essere leale al contratto dopo le tensioni sui rifiuti: "Invidio Di Battista che mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala - attacca Salvini - Sto seguendo riga per riga l'impegno che ho preso con gli italiani". Mentre il leader del M5s Di Maio insiste: "Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori (COSA SONO) in Campania c'è già uno dei più grandi inceneritori in Europa". Replica ancora Salvini: “I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia e ricchezza. Non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano". Poi però apre al dialogo con l'altro vicepremier: “Parlerò con Luigi, con cui abbiamo sempre trovato l'accordo, nell'interesse dei campani e non per gli interessi di altri".

Di Maio: “Non fare il business degli inceneritori ma fermare quello dei rifiuti”

Continuando sulla polemica in corso sui termovalorizzatori in Campania, Di Maio ha sottolineato che “quella è la mia regione, c'è la mia famiglia, il Movimento ha preso quasi il 60% e crediamo di sapere che in quella Regione non bisogna fare il business degli inceneritori ma bisogna fermare il business dei rifiuti". E ha ricordato che "la grande sensibilità di Gianroberto Casaleggio per l'ambiente è nel nostro contratto di governo: c'è l'economia circolare, ci sono i cicli virtuosi dei rifiuti, c'è il grande sviluppo delle tecnologie alternative per l'energia rinnovabile e c'è il graduale spegnimento degli inceneritori".

Salvini: “I rifiuti devono produrre ricchezza non roghi”

"La Campania - risponde indirettamente Salvini - è una delle poche regioni che dai rifiuti ci perde e non ci guadagna. Siccome non vorrei che i bambini morissero di fumi tossici, il governo ha il dovere di trovare soluzioni per evitare una nuova emergenza”. “Se hanno fatto finta di niente per trent'anni - conclude il leader della Lega - io non sono al governo per fare finta di niente. I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano”.

Fico: "Non possiamo tornare indietro, bisogna lottare per la salute delle persone"

Nel dibattito è intervenuto anche Roberto Fico, in linea con la posizione del suo partito: "Non vogliamo, non dobbiamo e non possiamo tornare indietro - ha scritto su Facebook il presidente M5s della Camera - Abbiamo l'imperativo morale di andare avanti, proprio per tutelare la salute di tutte le persone che abitano la mia terra". "Il problema dei rifiuti lo conosco - ha ricordato Fico - L'ho vissuto sulla mia pelle nel corso degli anni in cui ho lottato insieme a tanti cittadini per la salvaguardia dell'ambiente, che significa lottare per la salute delle persone oggi e domani". 

L’emergenza rifiuti a Torre del Greco

Proprio in questi giorni Torre del Greco, in provincia di Napoli, sta vivendo uno scenario di piena emergenza sul fronte dei rifiuti. La scorsa notte ignoti hanno dato fuoco alle montagne di spazzatura non raccolta da giorni presso l'ecopunto di via del Lavoro, nel quartiere Sant'Antonio. I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere l’incendio e tenere a bada i fumi potenzialmente tossici derivanti dal materiale plastico bruciato. L'emergenza è dovuta in parte al collasso degli Stir campani ed è accentuata in città dalla profonda crisi che attanaglia il settore e che ha portato l'amministrazione a rescindere il contratto con la società Gema che gestisce l'appalto di nettezza urbana.

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