Dombrovskis: controproducente per l'economia italiana. Il vicepresidente della Commissione per il mercato digitale: sostegno non si compra usando soldi a credito. Tajani: impossibile crescita a 1,5%. Austria e Olanda evocano procedura di deficit contro il nostro Paese
La manovra non si tocca, dicono i vicepremier. Ma la lettera inviata dall'Italia alla Ue non convince e c'è chi, come Olanda e Austria, si dice favorevole in caso di apertura della procedura di infrazione contro il nostro Paese. "Sono tre mesi che la invocano, non è una novità" dice Di Maio, ma il malcontento dell'Eurozona è evidente (LA LETTERA - I PILASTRI DELLA MANOVRA). Ufficialmente, il giudizio di Bruxelles sulla lettera di Tria è atteso il 21 novembre, quando ci saranno le valutazioni sui bilanci per tutti i Paesi dell'area Euro, ma emergono già pareri poco favorevoli. Come quello di Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue, che in un tweet definisce i piani del governo “controproducenti per l’economia italiana”. E non è da meno il vicepresidente della Commissione europea per il mercato digitale, Andrus Ansip: "Quando si è nella famiglia dell'eurozona, bisogna rispettare regole che noi stessi ci siamo dati". “È una scelta sbagliata”, ha rincarato anche Antonio Tajani, politico italiano ma anche presidente del Parlamento europeo. Intanto lo spread sfonda quota 310 punti base, con Piazza Affari che ha iniziato le contrattazioni in ribasso. (COSA RISCHIA L'ITALIA)
L’avvertimento di Dombrovskis su imprese, cittadini e investimenti
Dombrovskis, che riprende una sua intervista di ieri al portale lettone Delfi, osserva che “ora i tassi d'interesse sul debito sovrano sono una volta e mezzo più alti di un anno fa" e i riflessi dello spread "sono evidenti nella disponibilità e nel costo del credito all'economia reale, per le imprese e cittadini, cosa che comincia a toccare gli investimenti".
Ansip: non si compra il sostegno usando i soldi a credito
Ansip ricorda che quando era primo ministro dell'Estonia “anche durante la crisi, abbiamo sempre seguito le regole del Patto di stabilità e crescita. Abbiamo deciso noi stessi queste regole". "Fare debito con i soldi dei contribuenti non è un'idea intelligente - ha aggiunto - In Italia c'è un governo intelligente e spero che saranno in grado di trovare buone soluzioni per l'Unione europea e anche per gli italiani". Secondo Ansip, “se il livello del debito nel Paese è alto la fiducia pubblica è bassa. C'è questo tipo di correlazione”, ma “i governi che pensano che sia possibile comprare il sostegno delle persone usando soldi a credito si sbagliano. Le persone non si possono comprare, si fidano molto di più dei governi responsabili".
Olanda e Austria aprono le ostilità
Critiche anche da Olanda, che agita lo spettro della procedura di deficit chiedendo alla Commissione di prendere "ulteriori provvedimenti" contro l'Italia, e Austria, che si dice favorevole a sostenere un eventuale procedimento di questo tipo. "Le finanze pubbliche italiane sono sbilanciate e i piani del governo non porteranno ad una robusta crescita economica. Questo budget è una violazione del Patto di stabilità e crescita", dice inistro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra. E' ancora più duro il suo omologo austriaco, Hartwig Loeger, che - riferisce Bloomberg - che Vienna insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale pronta a sostenere la procedura di deficit se l'Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione: “Il governo italiano sta tenendo in ostaggio il suo stesso popolo”. Loeger ha poi anche manifestato il proprio disaccordo con la posizione del ministro dell’Economia Giovanni Tria: "Contrariamente a quanto sostiene il mio collega non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo".
Tajani: è una manovra che va contro gli italiani
La decisione del governo italiano di non cambiare i pilastri della manovra, come deficit e crescita, anche secondo Tajani è “una scelta che non fa il bene dell'Italia e degli italiani". La legge di Bilancio, aggiunge il presidente del Parlamento europeo, “va contro gli italiani” perché è una manovra “che non va nella direzione di una crescita, che non va nella direzione della riduzione della disoccupazione giovanile, non va nella riduzione della riduzione fiscale e della realizzazione delle infrastrutture”. Inoltre, aggiunge Tajani, "raggiungere l'obiettivo dell'1,5% è impossibile, abbiamo visto che cala la produzione industriale come possiamo pensare di potere avere tale crescita. Mi auguro che si superi lo zero virgola e si arrivi all'uno virgola, ma al massimo si potrà arrivare all'1,1, ma serve già cambiare l'atteggiamento di questo governo".