Tav, Appendino: "Legittimo manifestare a favore, ma non è priorità"

Politica
La sindaca di Torino Chiara Appendino (Ansa)

La sindaca di Torino ribadisce la sua contrarietà all’alta velocità Torino-Lione, dopo che il 28 ottobre scorso il Consiglio comunale della città ha approvato un odg che chiede al governo di sospendere l’opera

L’Alta velocità Torino-Lione non è una "priorità per il Paese". A dirlo è la sindaca di Torino Chiara Appendino, che ribadisce così la sua contrarietà alla Tav dopo che il 28 ottobre scorso il Consiglio comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno a firma M5s che chiede al governo di sospendere l’opera in attesa dei risultati dell'analisi costi-benefici. In un’intervista alla Stampa, la prima cittadina sottolinea come "in un contesto di limitazione della spesa e scarsità di risorse è giusto discutere su come allocare diversi miliardi di euro che, peraltro, l'Ue finanzia solo in minima parte. Non siamo contrari alle grandi opere, purché sostenibili e utili al miglioramento della qualità della vita". Intanto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha spiegato ieri che per Natale saranno sciolte "tutte le riserve". (COS'È LA TAV)

Appendino: "Legittime tutte le manifestazioni"

La sindaca commenta anche la manifestazione organizzata domani sabato 3 novembre per protestare contro la decisione del Comune: "Un sindaco non entra nel merito di manifestazioni che vengono organizzate in assenso o dissenso ed è legittimo che qualcuno manifesti una propria preoccupazione o battaglia politica, ma dal mio punto di vista ritengo che l'alta velocità Torino-Lione non sia una priorità", ha dichiarato a margine della commemorazione dei Defunti.

"Noi guardiamo al futuro"

"Si è liberissimi di ritenere fondamentale la Tav ma si è altrettanto liberi di guardare al futuro cercando di cogliere le opportunità legate all'innovazione come guida autonoma, 5G ma anche i droni, con tutta la filiera tecnologica che vi sta dietro", ha detto ancora Appendino alla Stampa. "La Torino-Lione – ha osservato la sindaca – è un tema di cui si dibatte da 30 anni. Credo che la scelta di basare la decisione su un'analisi costi benefici sia corretta e spero che venga presa il prima possibile". 

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