Femminicidio, ok del Senato a Commissione d'inchiesta monocamerale

Politica

Palazzo Madama approva il disegno di legge. La relatrice del provvedimento, la senatrice Vono: “Obiettivo è una lotta più efficace alla violenza sulle donne e di genere”. Tra i punti principali, più attenzione a progetti nelle scuole e alla Rete dei centri anti-violenza

Con 257 voti a favore, quasi l’unanimità, il Senato ha detto sì al disegno di legge che istituisce la Commissione d'inchiesta monocamerale contro il femminicidio. Palazzo Madama ha varato il provvedimento, relatrice la senatrice Gelsomina Silvia Vono, che dà il via ufficialmente ai lavori per proseguire nell'attività di indagine sulle cause del fenomeno, oltre che sull'adeguatezza della normativa e dell'azione amministrativa sul tema. L'obiettivo è quello di una lotta più efficace e capillare alla violenza sulle donne e su ogni forma di violenza di genere. Un segnale forte che arriva a poche settimane dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Le parole della relatrice

La senatrice Vono, relatrice del provvedimento, nel corso del suo intervento in aula ha detto: "La violenza di genere non è solo l'atto di uccidere o aggredire una donna, ma l'insieme di tutte le discriminazioni e di tutti i soprusi, anche socio-economici, che le donne sono costrette a subire nell'arco della propria vita”.  La senatrice ha lodato “il prezioso e complesso lavoro svolto dalla commissione di inchiesta nella passata legislatura” aggiungendo che ora “l'obiettivo della nuova Commissione è analizzare il femminicidio e la violenza di genere non solo con intento conoscitivo, ma per cercare nuove soluzioni di carattere legislativo e amministrativo, utili a realizzare adeguata prevenzione ed efficace contrasto di ogni forma di violenza di genere” (IN ITALIA UN OMICIDIO SU 4 È UN FEMMINICIDIO).

Novità sulle molestie sessuali

Tra le carenze normative sono emerse in particolare gli aspetti della reale protezione della vittima che denuncia la violenza, la tutela dei minori vittime di "violenza assistita" e infine la molestia sessuale, per la quale sarà valutata una rivisitazione sotto il profilo penale, in particolare per le molestie sui luoghi di lavoro, che colpiscono in prevalenza le donne.

La Rete dei centri anti-violenza  

Tra i punti principali del provvedimento c'è una particolare attenzione alla Rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio come interlocutori principali delle istituzioni, attingendo alla loro trentennale esperienza nel settore. La loro attività sarà monitorata dalla commissione anche sotto il profilo della stabilità, certezza e durata nel tempo dei finanziamenti, per scongiurarne la chiusura e favorire percorsi strutturati per far riemergere le donne dal tunnel delle violenze.

I progetti nelle scuole

Altro punto cardine del provvedimento è il potenziamento dei progetti educativi nelle scuole di ogni ordine e grado, per valorizzare i concetti di differenza e di parità di genere a partire dall'infanzia. L'idea è quella di costruire una rete di prevenzione da un lato, e di accompagnamento morale e materiale delle vittime dall’altro, puntando anche a ridurre i tempi della burocrazia in questo settore.

Le tempistiche per la Commissione

La nuova Commissione avrà il compito di valutare la fattibilità di un testo unico delle leggi e delle norme vigenti in materia, per provare a conferire coerenza alla regolamentazione. "Dopo un anno dall'insediamento si potranno tirare le somme e valutare gli strumenti più efficaci”, ha concluso la senatrice Vono.

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