Spread a 303, Borsa cede il 2,43%. Savona: superata prova dei mercati

Politica

Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi ai massimi dal 2013. Male la Borsa di Milano. Il ministro esulta ma avverte: scontro con Ue può portare a crisi finanziaria. Garavaglia a Sky tg24: i mercati capiranno che la manovra farà crescere il Pil

Lo spread Btp-bund decennale ha chiuso oggi a 303 punti base dopo un massimo a 310. L'avvio di settimana col segno rosso è frutto della tensione fra l'Ue e il governo M5S-Lega e la bocciatura del Def da parte della Commissione europea arrivata venerdì sera. Il differenziale tra Btp e Bund ha contribuito a un ulteriore peggioramento di Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha ceduto il 2,43%, scendendo a 19.851 punti (qui l'andamento in tempo reale della Borsa di Milano). Debole anche l'euro che scambia a 1,147 sul dollaro. Esulta Paolo Savona, che dice: "Abbiamo superato la prova dei mercati", ma poi avverte che "la speranza è che non ci sia uno scontro in Europa che si traduca in una crisi finanziaria, che non interessa a nessuno. Penso che alla fine troveremo un punto di incontro". E Garavaglia a Sky tg24 aggiunge: "I mercati capiranno che la manovra fa aumentare il Pil" (video). Il presidente della Camera Roberto Fico, in visita al commissario Ue Moscovici, abbassa invece i toni dello scontro con Bruxelles, invitando le istituzioni al dialogo.

Differenziale ai massimi dal 2013

L'impennata dello spread registrata oggi, con il differenziale Btp-Bund tedeschi arrivato quasi a 310 punti base, ha fatto segnare un nuovo massimo da oltre cinque anni. Era infatti dall'aprile del 2013 che la forbice tra i bond governativi di Italia e Germania non segnava un differenziale tanto ampio. I rendimenti dei Btp decennali, che in mattinata hanno toccato un massimo del 3,62%, sono invece ai livelli più alti dal febbraio del 2014.

Savona: superata prova mercati, ma scontro con Ue può causare crisi finanziaria

Dopo la chiusura della Borsa è intervenuto il ministro delle Politiche europee Paolo Savona: “La prova mercato l'abbiamo superata, non siamo preoccupati, il mercato si sta comportando moderatamente". Savona ha poi parlato dei rapporti tra Italia e Ue: "In un sistema in cui la politica monetaria sta diventando cautelativa e lo sviluppo economico tende a scendere, l'Europa continua a tenere il pilota automatico" ha aggiunto, precisando che è "come se una nave che sa di andare contro un iceberg continuasse comunque ad azionare il pilota automatico". Poi ha chiuso: "La speranza è che non ci sia uno scontro in Europa che si traduca in una crisi finanziaria che non interessa a nessuno. Penso che alla fine troveremo un punto di incontro".

Garavaglia a Sky tg24: mercati capiranno che manovra farà crescere Pil

Massimo Garavaglia, viceministro dell'Economia e delle Finanze ospite a Sky tg24 Economia, ha detto: Quello che conta è il medio e il lungo termine, ovvero convincere i mercati che la nostra manovra porta a crescere il Pil. Con le politiche degli ultimi anni noi siamo stati il ventiseiesimo o ventisettesimo Paese come crescita in Europa su ventisette. Siamo sempre stati all’ultimo posto: è un problema. Siccome non sono impazziti i nostri imprenditori e gli italiani sono capaci di fare Pil, bisogna rimuovere gli ostacoli e tornare almeno a metà classifica”. “Il tema – ha spiegato - è la discontinuità, far ripartire la spesa di investimenti. Si vanno a rimuovere uno ad uno gli ostacoli che impediscono la spesa di investimenti. Qualche giorno fa con un circolare della ragioneria abbiamo sostanzialmente eliminato il patto di stabilità interno per gli enti territoriali, consentendo di spendere l’avanzo per spese di investimenti. Questa circolare vale un miliardo di euro all’anno ed essendo investimenti vale uno 0,1% di Pil”.

Fico: con Ue lavorare su manovra. Moscovici: discorso apprezzabile

E sul rapporto tra Italia e Ue è intervenuto anche il presidente della Camera, Roberto Fico, oggi in visita a Bruxelles per incontrare il commissario europeo Pierre Moscovici: “Abbiamo convenuto tutti di abbassare i toni il commissario si è detto d'accordo anche rispetto alla lotta alla povertà", aggiungendo poi: “Il dialogo è appena iniziato, con il commissario ci siamo detti che il dialogo è fondamentale che non c'è nessun motivo da parte della commissione di andare contro qualcuno ma di elaborare la strada migliore sulla manovra. Nessuno deve avere pregiudizi, bisogna lavorare sui contenuti". Parole distensive che sono state apprezzate dal commissario Moscovici, che ha detto: “ "Discussione positiva con Roberto Fico: discorso europeista apprezzabile. Un primo contatto che ha permesso di capire meglio le rispettive posizioni. Più il clima sarà disteso, più il nostro dialogo potrà essere costruttivo".

Salvini attacca: Ue come autobus, sbanda perché guidata male

Ma, dopo le parole distensive di Fico, in serata arriva un nuovo attacco di Salvini: "Prendo atto che" chi ha governato l'Ue "ha portato precarietà, inimicizia, scontro sociale e insicurezza; quindi evidentemente i nemici, gli avversari, gli ostacoli ai sogni europei sono coloro che l'hanno governata". “Coloro che da Bruxelles dicono che il pericolo sono Salvini, Orban, la Le Pen, i populisti, i razzisti – ha continuato -  fanno come quel conducente dell'autobus che sbanda e dice che è colpa di chi sale alla prossima fermata. Non è così: se l'auto sbanda sei tu che non sei bravo a guidarlo l'autobus".

"Speculatori che puntano al fallimento del Paese"

Durante la giornata il vicepremier della Lega aveva già avuto parole dure verso i mercati e le istituzioni europee: "Riguardo allo spread a 300 vorrei dire che siamo di fronte allo scontro tra economia reale e quella virtuale, tra vita vera e realtà finanziaria. Se volessi pensare male crederei che c'è chi agita lo spread perché torna l'Italia che cresce e non è quella che svende le sue aziende", aveva detto Salvini a un convegno dell'Ugl a cui partecipa anche Marine Le Pen. "Se volessi pensare male direi che dietro lo spread di questi giorni c'è una manovra di speculatori alla Soros che puntano al fallimento di un Paese per comprare le aziende sane rimaste, a prezzi di saldo. A nome del governo dico che non torneremo indietro. Chi vuole speculare sull'economia italiana sappia che perde tempo".

"Uscire dall'euro non è all'ordine del giorno"

Salvini aveva anche ribadito che "non è all'ordine del giorno l'uscita dall'euro". Ma ha aggiunto: "Euro irreversibile? Di irreversibile c'è la morte" Il vicepremier, che ha parlato a radio Rtl 102.5, ha detto la sua anche a proposito del possibile condono fiscale: "Non sarà una rottamazione, ma pace fiscale, e riguarda alcuni milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi magari gli è andata male e si portano dietro una cartella esattoriale che non riusciranno a pagare. Non voglio intervenire solo sulle sanzioni, ma anche sul capitale. Chiederemo un intervento a gamba tesa, uno sconto reale".

Di Maio vede stato maggiore del M5s: su Def non arretro

E dopo la turbolenta giornata in borsa, si è tenuto un vertice serale sul Def tra il vicepremier Luigi Di Maio e lo stato maggiore del M5S. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, a quanto apprende l'ANSA, dopo essere tornato da Berlino ha riunito a cena alcuni componenti del Movimento, parlamentari ed esponenti di governo. A loro, si apprende ancora, Di Maio ha ribadito di non voler arretrare di un solo passo sulla manovra e ha spiegato che guarda ai prossimi giorni e al contenuto della nota di aggiornamento al Def con particolare attenzione ai temi della sanità, della scuola, dell'università.

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