Il premier a New York per prendere parte ai lavori dell’Assemblea generale: "La crescita economica ci spetta di diritto". Colloquio con Trump sulla crisi libica, attesa per i bilaterali con il presidente iraniano Rohani e quello egiziano al-Sisi
Giuseppe Conte debutta all'Onu per la sua prima assemblea generale da presidente del Consiglio. Martedì 25 Conte è arrivato a New York e questa sera parlerà dal palco dell'assemblea davanti ai delegati di tutto il mondo. Nel suo primo intervento all'Onu, dove ha partecipato a una sessione sul tema del peacekeeping, Conte ha confermato l'impegno italiano per "un'azione riformatrice che porti le Nazioni Unite a istituzioni più trasparenti e vicine ai cittadini, con un approccio inclusivo ai processi di pace, sviluppo economico e sostenibile", inclusa l'attenzione all'ambiente. Poi, parlando con una delegazione della comunità italiana Conte ribadisce: "La crescita economica ci spetta di diritto" e promette su Twitter aiuti alle persone in difficoltà. Il premier è atteso infine da due colloqui bilaterali importanti con il presidente iraniano Hassan Rohani e il presidente egiziano al Sisi.
Il colloquio con Trump sulla conferenza per la Libia
L’assemblea dell’Onu è l’occasione per Conte di avvicinare il presidente americano Donald Trump sulla questione Libia e sulla conferenza per deciderne il futuro: "Abbiamo parlato, c'è molta sensibilità", assicura Conte. E a chi domanda se Trump sarà alla conferenza in Sicilia sulla Libia, risponde: "Voi sapete che novembre è un periodo delicato per Trump perché c'è il voto di Midterm. Vedremo se potrà venire, ma c'è la massima attenzione dell'amministrazione Usa per la cabina di regia Italia-Usa per Mediterraneo e Libia".
"Italia fondamentale nelle missioni di pace"
È un approccio multilaterale, quello che Conte conferma nel giorno in cui Trump torna invece a "rigettare" il "globalismo" ed esaltare il "sovranismo". Il premier rivendica in questa chiave il ruolo "fondamentale" dell'Italia nelle missioni di pace e per la stabilità: il nostro Paese, sottolinea, è il "primo contributore di caschi blu tra i Paesi occidentali e uno dei sostenitori finanziari più generosi per le missioni". È il momento, propone Conte, di aumentare il numero e il ruolo delle donne in quelle missioni: la loro azione potrebbe "rafforzare la fiducia con le popolazioni locali".
“Sono io che non dormo se manovra non sarà equa"
Mentre Conte debutta al Palazzo di Vetro, da Roma emergono nuove tensioni con le strutture tecniche del ministero dell’Economia e la Ragioneria generale dello Stato sulle coperture per il decreto Genova e la legge di bilancio, che complicano la preparazione del Def, atteso in settimana in Consiglio dei ministri. Delle linee della manovra e le riforme del governo il premier parlerà oggi in due incontri con il fondo Blackrock e con il Nyse. Conte da New York deve infatti badare anche alle vicende “di casa”, dopo che il M5s ha annunciato che non voterà la manovra se non saranno presenti reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, quota 100-Fornero e risarcimento delle vittime dei crac bancari. “Sono io che non dormo la notte se la manovra non sarà equa", afferma il premier Conte da New York.