Milleproroghe, approvazione definitiva al Senato: è legge

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Il decreto Milleproroghe è legge, con 151 voti favorevoli e 93 contrari (Ansa)

Sono stati 151 i voti favorevoli e 93 i contrari. Dalle vaccinazioni allo slittamento della riforma del credito cooperativo e di quella delle intercettazioni telefoniche, tanti i temi affrontati. Scontro Pd-Casellati dopo che è stato impedito il voto segreto sui vaccini

Il decreto legge Milleproroghe è stato approvato al Senato con 151 voti favorevoli, 93 contrari e due astenuti. Il provvedimento, convertito da Palazzo Madama dopo il passaggio alla Camera del 13 settembre scorso, ha ottenuto l'ok definitivo. Dai vaccini allo slittamento della riforma del credito cooperativo e di quella delle intercettazioni telefoniche, sono tanti i temi affrontati dal primo decreto Milleproroghe 2018, a cui ne dovrebbe seguire un altro a fine anno. Ancora polemiche sulla conferma del congelamento dei fondi per le periferie: l’Anci ha annunciato la sospensione di ogni relazione istituzionale con il governo.

Scontro Pd-Casellati

Nel corso delle votazioni c’è stata una protesta dei senatori del Pd in Aula: i dem sono insorti contro la decisione della presidente Casellati di impedire il voto segreto sui vaccini, come era stato richiesto dal capogruppo Andrea Marcucci. "Sui vaccini la maggioranza ha paura del voto segreto. Perché? E la Presidente del Senato si spinge a una prosopopea contro il voto segreto come principio. Inquietante! Lo aboliamo anche alle elezioni", ha scritto su Twitter il senatore Roberto Rampi. "La richiesta di voto segreto avanzata dal Pd è stata dichiarata inammissibile nel pieno rispetto del regolamento”, si assicura in una nota dell'ufficio stampa del Senato.

M5s: "Sui vaccini tanto rumore per nulla"

"Sui vaccini avete fatto tanto rumore per nulla", ha detto in Aula la senatrice dei 5 Stelle Alessandra Maiorino, difendendo il decreto dalle critiche. "Semplicemente si proroga ciò che già era previsto - ha continuato - e cioè la possibilità di presentare le autocertificazioni fino al 10 marzo 2019, e quindi non si vede perché prima questo era innocuo e ora improvvisamente è un pericolo pubblico". Poi sulle vaccinazioni ha detto: "Il nostro obiettivo è superare il decreto Lorenzin e lo faremo con un decreto parlamentare, seguendo l'iter previsto dalla nostra Costituzione" (TUTTI I VACCINI OBBLIGATORI IN ITALIA).

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