Per il vicepremier pentastellato la flat tax della Lega "non deve aiutare i ricchi". Per il ministro dell'Interno il reddito di cittadinanza dei Cinque Stelle non dovrà "dare soldi per restare sul divano". Camusso: "Provvedimenti profondamente ingiusti"
Matteo Salvini rilancia la flat tax per le partite Iva. Luigi Di Maio tutela e mette in primo piano il reddito di cittadinanza. I due vicepremier, a distanza, pongono le condizioni in vista della manovra finanziaria e cercano di dare risposte ai propri elettori. "Per votare la flat tax - ha spiegato Di Maio da Nola - abbiamo posto una condizione alla Lega: non dovrà aiutare i ricchi, ma la classe media e le persone più disagiate che pagano le tasse da una vita". Dal leader leghista arrivano, invece, i paletti sul reddito di cittadinanza: “Nel contratto c'è ed è giusto che ci sia perché è un cavallo di battaglia dei Cinque Stelle. In Italia c'è gente che ne ha bisogno, ma è importante che non sia un reddito fatto per stare a casa e guardare la televisione”.
Salvini e Di Maio: “Nessuna tensione”
Luigi Di Maio assicura anche che “non ci sono tensioni sulla manovra, c'è un dibattito franco sul fatto che o si mantengono le promesse o è inutile che ci stiamo. Il nostro obiettivo è di portare a casa un risultato coraggioso, ma che tenga i conti in ordine e su questo siamo compatti come governo". Gli fa eco Matteo Salvini che dice di “messaggiare tutti i giorni” con il premier Conte e con il ministro Di Maio, "persone ragionevoli con le quali andremo avanti cinque anni per cambiare il Paese. Non litighiamo né sui ponti, né sulle poltrone".
Reddito di cittadinanza e flat tax per le partite iva
Salvini e Di Maio ribadiscono i propri punti fermi per la legge di bilancio 2019 e le promesse fatte in campagna elettorale. "La prima misura, insieme alle infrastrutture, è sicuramente il reddito di cittadinanza - ha sottolineato Di Maio - che non significa dare i soldi alle persone per stare sul divano. Noi che siamo del Sud ce li ricordiamo i soldi dati alle persone per stare sul divano in cambio di voti, proprio per questo vogliamo fare una misura totalmente diversa per dare alle persone l'opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro". Partite iva nel mirino di Salvini, che in un'intetvista ha spiegato: "Il mio obiettivo è che quelle piccole, quelle che fatturano 65, 70, 80mila euro, già dal prossimo anno paghino il 15% di tasse e non di più".
Camusso: “Nessun progetto per il Paese”
Anche la leader della Cgil Susanna Camusso affronta da Lecce il tema della manovra economica e dice che c’è "una discussione sulla legge di bilancio tutta improvvisata, fatta di slogan della campagna elettorale ricollocati nel contratto di Governo, annunci che si inseguono e si contraddicono mentre appare sempre più evidente che un progetto per il Paese non compare mai". E commentando le parole di Di Maio e Salvini aggiunge: "Provvedimenti profondamente ingiusti", come "la pace fiscale: un gigantesco condono di massa"e la "flat tax: abbassare le tasse a chi ha di più". "L'annuncio di quota 100, un giorno a 62 anni, un giorno a 64: numeri al lotto", dice ancora la leader della Cgil parlando poi di pensioni, e aggiunge: la possibile riforma "messa come la sta mettendo il governo riguarda una piccola parte, fabbriche del nord, ed una parte della P.a".