Riforma copyright, Di Maio: "Una vergogna". Tajani: "Parole infamanti"

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Botta e risposta tra il vicepremier e il presidente del Parlamento europeo dopo l’approvazione della nuova normativa sul diritto d’autore: "Introdotta la censura dei contenuti degli utenti su internet", ha detto il leader M5S. La risposta: "Conte prenda le distanze"

"Una vergogna tutta europea: il Parlamento europeo ha introdotto la censura dei contenuti degli utenti su internet. Stiamo entrando ufficialmente in uno scenario da Grande Fratello di Orwell". Lo ha scritto  su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, poco dopo l’approvazione della nuova normativa sul copyright (COS’È). Non si fa attendere la risposta del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha scritto su Twitter: "Chiedo al presidente del Consiglio Conte di prendere immediatamente le distanze dalle dichiarazioni infamanti del vicepremier Di Maio contro il Parlamento europeo. Minacciare l'unica istituzione Ue direttamente eletta dai cittadini è da analfabeti della democrazia”

Di Maio: Il M5s si batterà contro il provvedimento

Nel suo post, Di Maio ha poi assicurato che il M5s si batterà "nei negoziati tra i governi, in Parlamento europeo e nella Commissione europea" contro il provvedimento e assicurando che "alla prossima votazione d'aula la direttiva verrà nuovamente bocciata". "Rispetto all'ultimo voto di Strasburgo - prosegue il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico - in cui non fu dato il via libera al testo finale, le lobby hanno avuto il tempo di lavorare e di influenzare gli europarlamentari, i quali hanno deciso di ricredersi. D'ora in poi, secondo l'Europa, i tuoi contenuti sui social potrebbero essere pubblici solo se superano il vaglio dei super censori. Con la scusa di questa riforma del copyright, il Parlamento europeo ha di fatto legalizzato la censura preventiva”.

Di Maio: "La rete deve essere indipendente"

Secondo Di Maio, oltre all'introduzione della cosiddetta e folle "link tax", la cosa più grave è l'introduzione di questo meccanismo di filtraggio preventivo dei contenuti caricati dagli utenti". "Per me è inammissibile - sottolinea ancora -. La rete deve essere mantenuta libera e indipendente ed è un'infrastruttura fondamentale per il sistema Italia e per la stessa Unione Europea. Dopo le prossime elezioni europee - conclude il leader M5s – ci sarà una classe dirigente comunitaria interamente rinnovata che non si sognerà nemmeno di far passare porcherie del genere. Un messaggio per le lobby: questi sono gli ultimi vostri colpi di coda, nel 2019 i cittadini vi spazzeranno via".

M5s e Lega compatti nel voto contrario alla riforma

Durante la seduta, gli eurodeputati della Lega e del M5S hanno votato compatti contro la proposta di riforma. A favore si è invece espressa la maggioranza dei Popolari (Ppe) e dei Socialisti e Democratici (S&D), mentre spaccature si sono registrate nel gruppo dei Liberali (Alde), dell'Ecr e nell'Efdd, di cui fanno parte gli eurodeputati pentastellati. Anche il gruppo delle destre Enf (di cui fa parte la Lega) si è spaccato, mentre la maggioranza dei Verdi ha votato contro la riforma.

Tajani: "La direttiva è una vittoria per tutti i cittadini"

"La direttiva sul diritto d'autore è una vittoria per tutti i cittadini. Oggi il Parlamento europeo ha scelto di difendere la cultura e la creatività europea e italiana, mettendo fine al far-west digitale". Erano state queste le prime parole di soddisfazione del presidente del Parlamento Tajani dopo il via libera alla riforma giunto dall'assemblea di Strasburgo.

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