Gli effetti della crisi libica sui flussi di migranti verso l'Italia
PoliticaAl momento è difficile fare previsioni, ma il timore è che si possa riaprire la cosiddetta rotta libica con un considerevole aumento di arrivi nel nostro Paese
Più instabilità uguale meno controlli e più partenze verso l'Italia. A dare forza a questa equazione sono i dati degli ultimi due anni. Che dimostrano come già dopo gli accordi voluti dall'ex ministro degli interni Marco Minniti nell'estate del 2017 con le autorità libiche gli sbarchi erano diminuiti. Si è passati così dagli oltre 120mila arrivi del 2016 ai 99.851 del 2017: di questi oltre 94mila provenienti dalla Libia.
I dati (provvisori) del 2018
Quest'anno, finora, le persone arrivate in Italia sono 20.184 , poco più di 12mila provenienti dalla Libia. L'attuale governo ha mantenuto, non senza polemiche, i patti con la Libia, con la decisione del parlamento nel luglio scorso di inviare 12 unità navali nel paese a sostegno di pattugliamenti e controlli. Ora, però, il timore crescente è che con i disordini salti l'intero dispositivo di sicurezza, con uno stop dei controlli.
La situazione in Libia
Su quante persone al momento ci siano in Libia in attesa di poter partire non c'è chiarezza. E la stima delle ultime settimane di almeno 50mila migranti pronti a partire potrebbe essere decisamente più alta nella realtà. Secondo l'organizzazione internazionale delle migrazioni, nella primavera scorsa i migranti nel paese sarebbero stati oltre 600mila: stima citata in un question time alla camera anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.