Il supereroe che servirebbe al Pd

Politica

Massimo Leoni

A sinistra lo cercano giovane e forte. E generoso, molto

In questi giorni faccio collezione di immagini. Estive, per lo più. A volte le guardo, altre provo a catturarle. Certe volte me le descrivono, a parole. Come questa. Ve la racconto, no filter.

“Il Pd oggi è come un acquario in cui il livello dell’acqua diminuisce inesorabilmente. E i pesci che ci vivono dentro, invece di sperare e fare in modo che l’acqua risalga e che ci si possa stare in tanti, cercano di uccidersi tra di loro, in modo di sopravvivere con la poca acqua che resta”. Il Partito democratico è l’acquario, chiuso al mondo reale. L’acqua che cala è il consenso. I pesci sono i suoi dirigenti. Provano a farsi sentire. Twittano. Facebookano. Ma fuori si sente poco o niente. Il congresso magari servirebbe a far sentire qualcosa. “Non vuole farlo nessuno”. Ma come, neanche Zingaretti? “Nicola è stato rieletto da pochi mesi presidente della regione Lazio, come fa a girare l’Italia per le primarie?” E Renzi? “Figuriamoci. Controlla i gruppi parlamentari, sceglie le persone. E se alla Leopolda di ottobre tira fuori un’idea, al forum programmatico del Pd non guarderà più nessuno”. Ma Matteo non vuole fare un partito? “Sì, forse. Ma quando ha visto i sondaggi ha cambiato idea. Strano a dirlo, il Pd avrebbe comunque più consensi”.

Bel quadro. Ci vorrebbe un supereroe, per riportare a casa le anime di sinistra. “Sì. Uno giovane e forte. Coraggioso. Statura morale non comune. E generoso, molto”. Nell’acquario, anche a guardare bene, non se ne vedono. Fuori, ci sarebbe il Papa. Che però non è giovane e ha un lavoro a tempo indeterminato. Si potrebbe sentire alla Marvel. Di supereroi se ne intendono.

Ps. Il copyright per “le anime di sinistra in cerca di un corpo” è di Michele Serra. Il supereroe è mio.  

Consigli per l’ascolto: “Spiderman Theme”, Michael Bublé

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