Tap, scontro tra M5s e Lega: governo diviso su grandi opere

Politica
Barbara Lezzi, Matteo Salvini e un cantiere del Tap a Melendugno, nel Salento

Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, replica a Salvini, dicendo che l’Italia aspetta “strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, anti-dissesto idrogeologico”. Chiamparino annuncia un’analisi costi-benefici sulla Tav alternativa a quella dell’esecutivo

Continuano gli scontri nel governo Lega - M5s sulle grandi opere. L'ultima polemica è quella tra il ministro per il Sud Barbara Lezzi e il vicepremier Salvini. "Caro Matteo Salvini, in Italia servono le infrastrutture ed in particolar modo ne hanno estremo bisogno il Sud e le aree interne del Centro-Nord", scrive la ministra del M5s con un post sulla sua pagina Facebook replicando al ministro dell'Interno che si era dichiarato favorevole al Tap. "Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che L'Italia aspetta", ha affermato Lezzi. Non è mancata la controreplica di Salvini, che ha detto: "Le infrastrutture servono, io voglio andare avanti. I Cinque Stelle sono gente affidabile, concreta, con voglia di fare bene le cose. Ma su qualche cosa dobbiamo metterci d'accordo".

La posizione di Salvini e le critiche del M5s

Sulla costruzione del Tap, il gasdotto che dovrebbe arrivare in Puglia, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervistato da Sky tg24, aveva già rivendicato la linea della Lega a favore della Tav, del Tap, e delle grandi opere: “Nel contratto di governo c'è l'esame costi-benefici. Non faccio l'ingegnere, posso dire che la Pedemontana in Lombardia e in Veneto è assolutamente necessaria, che il Terzo Valico è assolutamente necessario, che la Tap in Puglia porterebbe a un risparmio del 10% sulle bollette energetiche delle famiglie e delle imprese in Italia”. Una dichiarazione, questa, subito criticata dall’ex parlamentare M5s, Alessandro Di Battista, secondo cui “il Movimento deve fare il Movimento, ribadendo i ‘No’ sani che abbiamo detto con forza, perché ci abbiamo preso i voti su quella roba là”. Ora è la volta della Lezzi, che non indietreggia dalla posizione storica dei pentastellati di contrarietà a queste opere.

Chiamparino annuncia analisi costi-benefici della Regione

Sulla costruzione della linea Alta velocità Torino-Lione, invece, il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha annunciato la realizzazione di una sua analisi costi-benefici perché, dice, “quella governativa si annuncia già scritta, visto a quali amici del trasporto su gomma e delle autostrade è stata affidata”. Con un post sulla pagina Facebook della Regione, Chiamparino ha affermato: "Nelle regioni del Nord Ovest le grandi opere europee sono reciprocamente correlate: o vanno avanti per tutti o si fermano per tutti", dice lanciando l'hashtag #difendiamoilpiemonte. "Vogliamo percorrere la strada della crescita. Guarda caso per tutte le grandi opere che insistono in territori a guida leghista, o per le quali ci sono ordini superiori (si veda quanto accade con la TAP e Trump), l'analisi costi-benefici è stata già fatta - sostiene Chiamparino -: solo per la Tav bisogna contare fino all'ultimo spicciolo, nonostante siano già state fatte sette analisi costi-benefici da diverse agenzie indipendenti, tutte con esito ampiamente positivo", dice. "Non vi viene il sospetto che c'entri qualcosa la vicinanza politica di quelle amministrazioni regionali?", chiede Chiamparino, che presenterà la sua analisi costi-benefici durante la Conferenza regionale sulle Infrastutture annunciata per settembre.

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