Vaccini, Ordine medici: no a rinvio al 2019. Grillo: rimane l’obbligo

Politica
Ansa

Il senatore M5s Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale Civico di Palermo, aveva espresso il suo dissenso sul voto al Senato. Ministra Grillo: bambini dovranno continuare a vaccinarsi, immunodepressi in classi di vaccinati

Si continua a discutere sui vaccini dopo che, ieri, l'Aula di Palazzo Madama ha approvato un emendamento della maggioranza al decreto Milleproroghe che fa slittare di 12 mesi, quindi all'anno scolastico 2019-20, l'obbligo vaccinale nella scuola d'infanzia e negli asili nido.
Dopo la posizione critica espressa dal senatore M5s Trizzino, contrario all’emendamento, sono intervenuti anche gli Ordini dei Medici e la ministra Grillo: se i primi hanno espresso la loro contrarietà alla decisione del parlamento e invitato le Aule a “Rispettare la scienza”, la seconda ha specificato che i bambini dovranno continuare a vaccinarsi e che gli immunodepressi verranno inseriti in classi di bambini vaccinati.

Trizzino: rispettare obbligo alla tutela della salute propria ed altrui

Il senatore Trizzino aveva scritto in mattinata su Facebook: "Non si ritenga che per garantire l'accesso a asili nido e materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull'obbligo a vaccinare i bambini". E ha spiegato: "Chiarisco subito che in questa prima fase ho voluto comprendere la reale posizione del M5s, del nostro gruppo in commissione e del ministro. Adesso che le idee sono più chiare voglio manifestarvi la mia posizione netta sull'obbligo vaccinale". Secondo il senatore M5s, "prima di qualsiasi vincolo sociale bisogna che venga rispettato l'obbligo alla tutela della salute propria ed altrui". "Da quasi 40 anni lavoro in un ospedale pediatrico - sottolinea - ed ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche". Posizione, dunque, vicina a quella espressa dalla senatrice M5s Fattori, che ieri aveva votato contro l'emendamento dopo aver ricordato i bambini immunodepressi che oggi Iss definisce "a rischio di esclusione scolastica". Una presa di posizione, la sua, che ha ragioni strettamente personali: "Rispetto la scelta del mio gruppo ma per mia storia personale, professionale e dolorosamente di madre - ha detto - non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario".

Ordini dei medici: no al rinvio, Parlamento rispetti scienza

"No al rinvio di un anno dell'obbligo di presentare i certificati vaccinali per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi". E' questa la posizione espressa dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, in merito all'emendamento approvato con il decreto Milleproroghe. L'emendamento, afferma, "non risponde all'evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni. Lanciamo un appello al Parlamento perché rispetti la scienza".  

Giulia Grillo: bimbi dovranno continuare a vaccinarsi

Sulla questione è intervenuta infine anche la ministra Grillo, che ha chiarito: "Ribadisco che i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni. E' stata sospesa per un anno una dello tre forme sanzionatorie della legge che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati ad asili nido e materni".
"Insieme al ministro dell'Istruzione garantiremo a tutti i bambini immunodepressi, quelli che non possono scegliere se vaccinarsi o meno, l'adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la copertura vaccinale – ha continuato la ministra - In questo modo dando la priorità a chi non può scegliere rispetto a chi può scegliere di vaccinarsi e decide comunque di non farlo".

Le parole di Martina e Zingaretti

Sul tema dei vaccini erano intervenuti anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il segretario del Pd Maurizio Martina, che hanno invitato la maggioranza a ritornare sui suoi passi: "Sull'obbligatorietà dei vaccini non possono esistere deroghe. Il governo fermi questa decisione folle e non faccia propaganda anche sulla pelle dei bambini", ha twittato Martina. Zingaretti invece, sempre sul social, ha scritto: "Sui vaccini non si deve arretrare di un passo. Il Lazio è tra prime Regioni per coperture, bisogna continuare sempre a difendere la salute dei bambini".

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