Conte, stop al contratto per l'Airbus voluto da Renzi

Politica
Il premier Conte e l'Airbus 340-500 della Presidenza del Consiglio acquistato in leasing dal governo Renzi

Il premier ha annunciato di voler rinunciare al velivolo utilizzato "per i voli di Stato": "È uno spreco e un capriccio", afferma. La replica dell'ex segretario del Pd: "Bufale, non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese, non ci ho mai messo piede"

Il premier Giuseppe Conte annuncia di voler “rescindere il contratto di leasing dell'aereo Airbus A340-500, acquistato in passato" dal governo Renzi "per i voli di Stato”. Il presidente del Consiglio ha spiegato la sua decisione con un post sul proprio profilo Facebook: "Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili. Il governo che presiedo da subito ha voluto dare segnali di forte cambiamento rispetto al passato”. E la volontà di rescindere il contratto per l’Airbus, dice Conte, “si inserisce in quest’ottica”. A stretto giro è arrivata la replica dell'ex premier Matteo Renzi su Twitter: “Quando tornano su bufale come 'l'aereo di Renzi' significa che sono disperati: quell'aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese. Io non ci ho mai messo piede. Di Maio ha scritto un decreto che licenzierà 80mila persone: parli di quello, non delle bufale”, attacca l’ex premier.

"Operazione svantaggiosa, uno spreco a cui rinunciamo volentieri"

"A conti fatti si è trattato di un'operazione del tutto svantaggiosa, sia dal punto di vista dell'impatto economico che dell'utilità pratica”, sottolinea il premier nel suo post. "Parliamo di circa 150 milioni di euro spesi per soli 8 anni di noleggio, inclusi i 20 milioni per riconfigurarlo, per un velivolo quasi mai usato”. Conte ricorda che si tratta di "un impegno che avevo e avevamo assunto sin dal nostro insediamento, una decisione sacrosanta, tutt'altro che simbolica". Conclude il presidente del Consiglio: “È uno spreco e un capriccio a cui noi rinunciamo molto volentieri".

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