Il nuovo esecutivo ha giurato davanti al presidente della Repubblica. Di Maio: "Al lavoro per creare lavoro". Salvini: "Immigrazione primo dossier". Oggi gli impegni per la Festa del 2 giugno. In serata festa M5S a Roma. Berlusconi: "Formula inedita e contraddittoria"
IL RACCONTO DELLE MANIFESTAZIONI PER IL 2 GIUGNO
Il nuovo governo a maggioranza M5s-Lega, guidato da Giuseppe Conte, ha giurato ieri al Quirinale davanti al presidente Mattarella (FOTO - CURIOSITA'), poi si è tenuto il passaggio di consegne a Palazzo Chigi con Gentiloni che rivendica: "Abbiamo lasciato l'Italia meglio di 5 anni fa".
Lavoro e immigrazione al centro del programma
Il nuovo premier assicura: "Non siamo marziani e lo dimostreremo". E poi: “Ora al lavoro per il Paese”. Il vicepremier e ministro del Lavoro Di Maio dopo l'insediamento guarda avanti: “Adesso al lavoro per creare lavoro. E' ora di far ripartire il Paese, di mettere da parte la Fornero, di istituire il Reddito di Cittadinanza e il salario minimo orario”. Salvini, da ministro dell’Interno, ribadisce che il suo primo dossier sarà quello sull’immigrazione con l’obiettivo, tra l’altro, di “sforbiciare i 5 miliardi per l'accoglienza”.
Berlusconi: "Formula inedita e contraddittoria"
All'indomani dell'insediamento arriva anche una dura dichiarazione di Berlusconi: "La festa della Repubblica quest'anno - dice in un videomessaggio - cade in un momento particolarmente difficile, al termine della crisi politica e istituzionale più complessa dal dopoguerra che vede alla luce una formula di governo inedita e anche contraddittoria, una formula di governo non scelta dagli italiani con il voto e che deve conciliare valori e programmi diversi se non addirittura opposti, all'insegna del populismo".
La festa della Repubblica e M5s in piazza
Oggi il nuovo governo appena insediato ha i suoi primi impegni pubblici in occasione della Festa della Repubblica, mentre in serata si terrà a Roma, in piazza Bocca della Verità, la manifestazione del M5s. indetta inizialmente come manifestazione di protesta contro il presidente della Repubblica, per l’impasse creatasi sul nome di Paolo Savona, si tasformerà in una grande festa per il governo.