Governo, Di Battista a Sky TG24: maggioranza c’è, no a voto anticipato

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L’esponente del M5s esclude un ritorno alle urne: "Se due forze politiche hanno trovato un accordo su un programma, non sarebbe accettabile". Sul Quirinale: "Si è comportato in maniera eccellente fino a qualche giorno fa, ma non può mettere veti politici a Paolo Savona"

"Perché si dovrebbe tornare a votare se c’è una maggioranza in Parlamento? Se due forze politiche hanno trovato un accordo su un programma di Governo? Sarebbe una cosa inaccettabile". Lo afferma Alessandro Di Battista in un'intervista a Sky TG24 a proposito del nuovo governo. Dopo le polemiche nate dal suo post su Facebook in cui chiedeva maggiore coraggio al presidente della Repubblica, l'esponente pentastellato è tornato sul rallentamento alla formazione dell'esecutivo dovuto al mancato accordo sul ministro dell’Economia indicato da Lega e Movimento 5 stelle, Paolo Savona (CHI È). "Il Quirinale si è comportato in maniera eccellente fino a qualche giorno fa, adesso non si può mettere veti politici ad un ministro dell’Economia come Savona", afferma. Sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (CHI È) nessun dubbio: "È espressione politica del M5s, non è un tecnico". Promosso anche Salvini: "Non si può dire che non si sia impegnato in maniera incredibile".

"Il veto su Savona per le sue opinioni è inaccettabile"

Di Battista conferma quindi il suo pensiero sul presunto veto da parte di Sergio Mattarella nei confronti di Savona: "Il Presidente della Repubblica non si può permettere di dare indirizzi politici a un ministro o a un Presidente del Consiglio, questo va oltre il suo ruolo. L’indirizzo politico lo dà il Parlamento, siamo in una Repubblica parlamentare, non presidenziale. È normale che il ministro dell’Economia, il più politico per eccellenza, colui che deve trovare le risorse economiche per fare in modo che le proposte presentate in campagna elettorale possano diventare leggi dello Stato, sia espressione delle forze politiche, concertandolo col presidente del Consiglio incaricato". Poi prosegue: "Il veto su un ministro dell’Economia, non per ragioni di curriculum o scandali, ma per opinioni, peraltro condivise dalla maggior parte degli italiani, è del tutto inaccettabile".

"Conte è espressione politica del M5s"

Inevitabile un commento anche sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Mi piace molto. Lui mise la faccia con il M5S già in campagna elettorale. C’è chi osa criticarlo dicendo che è un tecnico. Ma tecnico di cosa? Siccome sa fare determinate cose e ha un curriculum invidiabile allora è un tecnico? Certo che sa fare cose dal punto di vista tecnico nella sua professione, ma è una persona che in tempi non sospetti mise la faccia con il Movimento, dando anche la disponibilità a fare il ministro prima che il M5s vincesse le elezioni. È un’espressione politica del M5S che è stata poi concordata con la Lega e scelta dal Presidente della Repubblica che ha questo compito".

"Promuovo Salvini anche se l'ho criticato in passato"

Per quanto riguarda l'alleanza politica tra la Lega e il suo M5s, Di Battista è ottimista e afferma: "Mi auguro che Lega e M5s resistano, la strada che hanno intrapreso queste due forze politiche è giusta. Io ho criticato tanto la Lega in passato, non lo nego, ho criticato anche Salvini". Sul leader del Carroccio aggiunge: "A Salvini  si può dire tutto, ma sono anni che veramente si è impegnato in maniera incredibile. Piaccia o non piaccia ha portato la Lega ad un risultato storico". Quanto al suo giudizio su Luigi Di Maio, Di Battista afferma: "Di Maio non è soltanto un amico, anzi direi un fratello, è una persona di una onestà intellettuale e di una dignità fuori dal comune. Un altro, al posto suo, avrebbe ricevuto Berlusconi, gli avrebbe stretto la mano e oggi sarebbe Presidente del Consiglio".

"I poteri extraterritoriali si sciacquino la bocca prima di parlare di noi"

Non manca un pensiero più o meno indiretto nei confronti dell'Europa che non sembrerebbe accettare positivamente la formazione di un esecutivo targato M5s-Lega: "I poteri extraterritoriali e stranieri si permettono di metter bocca sulle scelte sovrane del nostro Paese parlando di 'governo pericoloso', con pregiudizi definendoci 'barbari', 'scrocconi'. Ma come si permettono? Prima di parlare degli italiani si devono sciacquare la bocca".

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