Elezioni Comunali Pisa 2018, sfida a 10 per la poltrona di sindaco

Politica
Palazzo Gambacorti a Pisa (Google Maps)
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Il 10 giugno la città toscana va alle urne per designare il successore di Marco Filippeschi (Pd), in carica dal 2008. Per i dem corre l’assessore al Bilancio Andrea Serfogli, per il centrodestra l’ex consigliere Michele Conti. Il M5s schiera l’avvocato Gabriele Amore

Urne aperte anche a Pisa il 10 giugno per la tornata di elezioni amministrative che interessa 772 comuni italiani, tra cui 20 capoluoghi di provincia. Nella città toscana a sfidarsi per la poltrona di sindaco sono 10 candidati, supportati da 22 liste totali e da 637 aspiranti consiglieri comunali. Secondo le ultime rilevazioni del Ministero dell’Interno, i cittadini chiamati alle urne sono 72.221. Tanti i programmi incentrati sul tema della sicurezza e della legalità, ma anche sulla riqualificazione dei litorali. Il primo cittadino uscente, Marco Filippeschi, è in carica da due mandati consecutivi: la prima vittoria nel 2008, la seconda nel 2013 sempre alla guida di una colazione di centrosinistra.

Il candidato Pd Andrea Serfogli

In questa tornata elettorale a cercare di portare avanti un’amministrazione di centrosinistra sarà Andrea Serfogli, 51enne e attuale assessore al Bilancio e ai Lavori pubblici della Giunta Filippeschi, appoggiato da Pd e da “In Lista per Pisa con Paolo Ghezzi”, “Con Danti per Pisa” e “Riformisti per Pisa”. La candidatura di Serfogli è il risultato delle primarie di partito del Pd, che però non hanno avuto luogo per la mancanza di altri aspiranti sindaco. Al centro del programma dell’assessore uscente tre punti: sviluppo, sicurezza e turismo. Ma anche tre principi base: “Collegialità, partecipazione, discussione”. 

Gli altri candidati del centrosinistra

Sempre nell’area politica del centrosinistra, corrono per la poltrona di sindaco Francesco “Ciccio” Auletta, consigliere comunale uscente che si presenta con la lista "Una città in Comune", sostenuto da Rifondazione Comunista e Possibile, Veronica Marianelli per il Partito Socialista, Simonetta Ghezzani per Sinistra Italiana e Paolo Casole per il Partito Comunista. Il primo, nato a Catania nel 1975 e già candidato nel 2013, incentra il suo programma sulle periferie e su temi come l’inquinamento e il traffico e lo definisce “radicalmente alternativo alle politiche portate avanti in tutti questi anni dal centrosinistra che ha amministrato questa città”. Marianelli, archeologa pisana 37enne, focalizza invece la sua campagna sulla riforma della sanità toscana, le tasse, i trasporti e la valorizzazione delle Università. Simonetta Ghezzani, capogruppo uscente di Si, punta sugli investimenti sul sociale, la gestione condivisa degli spazi comuni e l'introduzione di un reddito minimo cittadino di solidarietà”. Infine Casole, classe 1960 e operaio della Piaggio dal 1995, che ha come primo punto del programma la rottura del patto di stabilità, seguito dalla riqualificazione urbanistica e il diritto al lavoro.

Il centrodestra schiera Michele Conti

A correre per la poltrona di Palazzo Gambacorti per il centrodestra è Michele Conti, 48enne dirigente del Consorzio Agrario ed ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale per 11 anni. Conti ha ricevuto il benestare di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che sosterranno la sua lista "Noi adesso Pisa". Con lo slogan “Riportiamo…”, il programma del candidato di centrodestra ha 10 punti essenziali, con in testa “Riportiamo sicurezza e regole” e “Riportiamo legalità e controllo”, seguiti da temi più comuni come il verde, la giustizia sociale e la partecipazione, ma anche da “Riportiamo le Tradizioni”, secondo Conti “ridotte dal cattivo gusto della sinistra a ‘manifestazioni’”.

Gabriele Amore corre per il M5s

Il Movimento Cinque Stelle schiera Gabriele Amore, avvocato 44enne nato a Livorno, scelto dai vertici del M5s senza passare per le tradizionali consultazioni online. Il candidato pentastellato presenta un programma incentrato su degrado e sicurezza, con l’intenzione di introdurre la figura del vigile di quartiere e di estendere il Daspo urbano. Poi il sociale, con l’istituzione di un reddito di cittadinanza locale e lo smantellamento della Società della Salute, il commercio al grido di “No Suk!” e, tra gli altri, l’animalismo, con la creazione di un cimitero comunale per gli animali e l’opposizione ai circhi.

Le liste civiche

Tre i candidati sul fronte delle liste civiche: Raffaele Latrofa, 47 anni, ingegnere civile e consigliere comunale uscente, Maria Chiara Zippel, presidente di Confimprese Pisa, e Antonio Veronese, imprenditore ed ex presidente di Confesercenti. Latrofa corre con la sua lista “Pisa nel Cuore” e, come alcuni suoi sfidanti, punta molto sul tema della sicurezza, annunciando ad esempio lo smantellamento del campo rom di Ospedaletto. Zippel guida la coalizione di civiche capeggiata da "La nostra Pisa" insieme a “Pisa Libera e Sicura”, “Battiti per Pisa”, “Pisani per Pisa” e “Combatti per Pisa”: anche lei al capitolo 1 del programma ha “Sicurezza, ordine e pulizia”, seguito da “Turismo e litorale pisano” e “Sport e manifestazioni storiche”. Lo stesso per Veronese, sostenuto da “Patto Civico” e “Progetto Pisa”, che apre il suo programma con “Legalità e Sicurezza” e lo conclude con “Europa e Periferie”, punto nel quale mette anche "adozione della ‘street art’ per la riqualificazione di palazzi e aree”.

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