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Mattarella prende tempo, nuove consultazioni settimana prossima

Politica

Gli incontri del capo dello Stato con i leader dei partiti si sono conclusi con un nulla di fatto. “Servirà un altro giro la prossima settimana”, ha detto il presidente della Repubblica. Intanto si prospetta un rinvio per la presentazione del Def da parte di Gentiloni

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Al termine di due giorni di consultazioni (COSA SONO E COME FUNZIONANO), gli incontri tra Sergio Mattarella e i principali leader dei partiti si sono conclusi con un nulla di fatto. "Dal voto non è uscita una maggioranza e dalle consultazioni non sono emerse intese, servirà un nuovo giro la prossima settimana", ha detto il capo dello Stato al termine del primo giro di consultazioni. Lo stesso Mattarella ha poi sollecitato le forze politiche a trovare convergenze. Intanto, dopo una riunione tra i Presidenti delle Camere e i leader dei principali partiti, Paolo Gentiloni avrebbe ipotizzato un rinvio di due o tre settimane nella presentazione del Def da parte del governo.

Nessuna maggioranza: i partiti temporeggiano

Anche i principali partiti temporeggiano in vista della formazione del nuovo governo. Al Quirinale, infatti, tutte le forze politiche si sono presentate restando ferme sulle proprie posizioni in attesa che sia proprio il capo dello Stato a fare il primo passo. Nel secondo giorno di consultazioni, è stato il Pd il primo partito a essere ricevuto e, tramite Maurizio Martina, si è dichiarato indisponibile a qualunque forma di partecipazione attiva, lasciando a Lega e M5s il compito di governare. Dopo il Pd è stato il turno di Forza Italia e del suo leader Silvio Berlusconi che, dopo aver dichiarato che il M5s "non può governare", non ha escluso l’ipotesi di un governo a tempo affidato ad una personalità di alto profilo che mantenga l’Italia nel solco della tradizione europeista e non si affidi ai "populisti, pauperisti, giustizialisti". Diverso il pensiero di Matteo Salvini, leader della Lega, che ha auspicato un "governo che duri cinque anni che parta dal centrodestra e coinvolga il M5s ma senza soluzioni temporanee e improvvisate". Infine, le consultazioni sono state concluse dai pentastellati che, guidati da Luigi Di Maio, hanno fatto sapere che considereranno Lega e Pd come unici interlocutori per una possibile squadra di governo, escludendo di fatto una collaborazione con Fi e Silvio Berlusconi.

Possibile rinvio per la presentazione del Def

Intanto, dopo le consultazioni, i presidenti delle Camere si sono riuniti con i leader dei principali partiti. Durante questo incontro, il premier uscente, Paolo Gentiloni, avrebbe ipotizzato un rinvio di due o tre settimane nella presentazione del Def da parte del governo. Secondo quanto appreso da Ansa, qualora si andasse verso la formazione di un nuovo esecutivo, Gentiloni vorrebbe che a presentare il Def fosse il nuovo governo. Se la crisi si protraesse oltre, il premier uscente presenterebbe invece un Def a politiche invariate.