Riforma carceri, slitta l'approvazione del Consiglio dei ministri

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Foto d'archivio Ansa
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L'intenzione è di sottoporre un testo condiviso alla Camera per una terza lettura. Sulla materia sono stati invece approvati in via preliminare altri tre decreti attuativi riguardanti minori, lavoro e giustizia riparativa. Gentiloni: "Obiettivo è ridurre recidiva"

Slitta al prossimo Consiglio dei ministri l’approvazione del decreto legislativo che modifica le norme sulla vita in carcere e l'ordinamento penitenziario, già esaminato dal Parlamento. Il decreto è al momento in stand by perché sarebbe in corso una riflessione per sottoporre alle Camere, in terza lettura, un testo condiviso. Il Consiglio dei ministri ha approvato invece in via preliminare altri tre decreti attuativi sulle carceri riguardanti minori, lavoro e giustizia riparativa. Il premier Paolo Gentiloni, in conferenza stampa ha dichiarato: "L'obiettivo principale è ridurre il tasso di recidiva. Il rischio è che il sistema non sia efficace e che i comportamenti criminali continuino a generare comportamenti criminali. Altri decreti saranno attuati nelle prossime settimane".

Approvati altri tre decreti. Ok a norme su giustizia riparativa

Tra i decreti di riforma dell'ordinamento penitenziario approvati dal Consiglio dei ministri, c’è quello in materia di giustizia riparativa e di mediazione tra il reo e la vittima. Viene così introdotto, per la prima volta, un modello di intervento che mette al centro la vittima di reato, promuovendo percorsi di riparazione del reo nei confronti di chi ha subito il reato. I servizi di giustizia riparativa sono promossi attraverso convenzioni e protocolli tra il ministero della Giustizia, gli enti territoriali o le regioni. L'intervento legislativo, secondo il ministero della Giustizia, risponde all'esigenza di responsabilizzazione del reo, garantendo alla vittima che ne faccia richiesta di poter partecipare alla fase di esecuzione della pena.

Gentiloni: "Obiettivo è ridurre tasso di recidiva"

Ad annunciare l’esito del Consiglio dei ministri è stato il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa: "Abbiamo varato tre decreti attuativi della riforma dell'ordinamento penitenziario, è un lavoro in progress, lavoriamo con strumenti diversi con l'obiettivo innanzitutto che il sistema carcerario contribuisca a ridurre il tasso di recidiva da parte di chi è condannato per reati". È questo "il filone che unisce diversi provvedimenti: abbiamo un rischio che questo sistema, se non ha delle correzioni credo utili e in parte adottate oggi, in parte nei prossimi mesi, non sia sufficientemente efficace per ridurre la recidiva, quindi che comportamenti criminali continuino a generare comportamenti criminali anziché favorire il reinserimento nella società". Alcuni decreti attuativi, ha spiegato Gentiloni, "sono stati adottati, altri lo saranno nelle prossime settimane, tenendo conto delle indicazioni del Parlamento".

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