L’esponente grillino nell’intervista ha chiarito: “Sono i contenuti ad essere importanti”. Ha chiarito: "Con la Lega non c'entriamo nulla". Poi si è detto certo che il M5s sarà il primo movimento politico italiano in tutto il Paese. SPECIALE ELEZIONI
“M5s sarà il primo movimento dopo il voto”
Ma, al di là del nodo alleanze, Fico si dice certo che il M5s sarà “il primo movimento politico italiano in tutto il Paese dopo le elezioni del 4 marzo. Questa – ha spiegato - è senza dubbio un successo anche se può far scaturire una maggioranza relativa. Questa vittoria dovremo farla pesare politicamente, ma non per il movimento, per tutti i cittadini italiani che hanno voglia di realizzare il programma che ci siamo detti”.
Né destra né sinistra
Fico ha anche risposto all’esponente di LeU, Pierluigi Bersani, che aveva invitato i grillini a scegliere se guardare a destra o a sinistra in caso di future alleanze: “Siamo un movimento post-ideologico, lo abbiamo sempre detto. Stiamo cercando non di costruire una nuova divisione tra partiti politici, ma una nuova unità di intenti da parte dei cittadini italiani, che all’interno del movimento come contenitore possono costruire un’altra filosofia di vita e un’altra scala valoriale. Il movimento non è un partito che si contrappone ad altri partiti. Se siamo parte di un sistema abbiamo già perso, noi agiamo fuori dal sistema, cercando di cambiare la società da un lato e il Parlamento dall’altro”, ha detto. “Capisco ciò che dice Bersani – ha proseguito -, lui ragiona da persona che ha fatto il partito per tanto tempo e non c’è dubbio che lo considero persona diversa da Silvio Berlusconi, per esempio, che ha tenuto in casa un mafioso per un anno, che è condannato per frode fiscale e vuole combattere la frode fiscale. È un paradosso dei paradossi. Salvini vuole combattere l’evasione fiscale ed è alleato con chi è condannato per frode fiscale. È tutto il contrario di tutto. Noi dobbiamo agire con un’altra mentalità”.
Mai sentito scomodo nel Movimento
Fico nell’intervista a Sky TG24 ha anche chiarito il suo rapporto con il Movimento 5 Stelle. In passato si era parlato di suoi dissapori quando i grillini avevano candidato Luigi Di Maio alla carica di premier. Dice di non essersi “mai sentito scomodo. Mi sono sentito di dare sempre il mio contributo, di cercare di mantenere fede a quel che ci siamo detti fin dall’inizio. Ci deve essere un’evoluzione ma bisogna mutare sempre secondo i principi che ci contraddistinguono. Io credo che quelli ci siano tutti oggi”, ha detto. E poi sul ruolo di Beppe Grillo: “Il garante del M5S, detiene il simbolo del movimento e ne garantisce principi e valori. Sono anni che sento dire che Beppe Grillo fa un passo di lato, che non c’è più. Sul blog di Beppe Grillo eravamo noi parlamentari un po’ abusivi, cliccavi su beppegrillo.it e andavi a finire nel blog dei parlamentari, dove c’è più politica del movimento. Oggi sul blog di Beppe Grillo c’è una politica che è all’avanguardia nei contenuti, noi facciamo più politica parlamentare, a un certo punto mi è sembrata anche giusta la divisione dei contenuti", ha concluso.