L'annuncio la sera del 17 gennaio, dal blog di Beppe Grillo, dove si sottolinea: "La proroga non è stata necessaria". Sugli esclusi: "Nessun timore per ricorsi". Di Maio: "Per italiani fatta cosa senza eguali"
L’annuncio è arrivato nella tarda serata del 17 gennaio: le parlamentarie del M5s si sono concluse. A darne notizia è stato il blog di Beppe Grillo, dove si sottolinea: "La proroga non è stata necessaria. La nostra è stata una prova di democrazia diretta online che non ha eguali per dimensione e importanza in tutto il mondo". Poi l’annuncio: "I risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai che li custodiranno fino a domenica". Le liste definitive, quindi, saranno annunciate in quel giorno, a Pescara, nell'ultima delle tre giornate del mega corso di formazione che il Movimento ha organizzato per candidati e attivisti. Da oggi a domenica si faranno invece le ultime verifiche sui candidati, in particolare sui certificati giudiziari che, in alcuni casi, non sono stati ancora inviati a M5s.
"Nessun timore di ricorso da parte degli esclusi"
I pentastellati, affrontando la questione degli esclusi, si sono difesi ribadendo: "Non c'è nessun timore di ricorsi da parte degli esclusi. Le regole che hanno accettato tutti coloro che hanno proposto la candidatura erano molto chiare e rigide. Sono state applicate in maniera severa. Alcuni si sono lamentati dell'esclusione dalle liste, è vero. È stato fatto per tutelare al massimo il M5S. Anche il turpiloquio nei confronti degli avversari politici a mezzo social è stato considerato ostativo. Era richiesto ai sensi dello Statuto e del Codice Etico di astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l'immagine o l'azione politica del M5S". Già nel pomeriggio del 17 gennaio, inoltre, il candidato Premier Luigi Di Maio aveva fatto sapere che "con le parlamentarie stiamo facendo una cosa senza uguali: per gli italiani noi non faremo liste bloccate ma liste partecipate".
Gli esclusi e l'audio sul "sistema in tilt"
Tra gli esclusi, ci sono l'ex assessore al Bilancio di Roma Andrea Mazzillo e Francesco Cariello, deputato lontano dall'ala "dimaiana" tagliato fuori per una condanna: "È questo il motivo? Macché, sappiamo benissimo perché mi hanno escluso. E non mi hanno neanche avvertito", dice. Una trentina di esclusi, invece, avrebbero già chiamato Lorenzo Borré, il legale degli ex M5s. Meditano di procedere con dei ricorsi, ma non sarebbe Borré ad occuparsene: "È contrario ai principi che mi hanno portato a difendere gli iscritti della prima associazione M5a", spiega. E, nella polemica, arriva anche un audio, anonimo, svelato dagli autori di Supernova, gli ex M5S Marco Canestrari e Nicola Biondo: "Sta succedendo un manicomio, il sistema è in tilt, chiedi di sospendere il voto anche a chi hai contattato per i click", affermerebbe una voce nella registrazione.