Migranti, Fontana: "Razza bianca a rischio". Poi precisa: "Un lapsus"

Politica

Il candidato presidente della Regione Lombardia per il centrodestra in un’intervista a Radio Padania: non ha senso “fare il discorso demagogico e assolutamente inaccettabile per cui dobbiamo accettarli tutti. È un disegno a cui bisogna reagire, a cui bisogna ribellarsi”

L'Italia non può “accettare tutti” gli immigrati. La “razza bianca”, la “nostra società”, rischiano di essere “cancellate” dal fenomeno dell'immigrazione non controllata. È questo il senso di un’intervista rilasciata a Radio Padania da Attilio Fontana, candidato presidente della Regione Lombardia per il centrodestra (LO SPECIALE ELEZIONI). Secondo l’aspirante governatore, non ha senso “fare il discorso demagogico e assolutamente inaccettabile per cui dobbiamo accettarli tutti”. “È un disegno a cui bisogna reagire, a cui bisogna ribellarsi”, ha ribadito l'esponente leghista. Le frasi hanno scatenato una dura polemica politica. 
Su Facebook, è arrivata la risposta di Giorgio Gori, candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra e quindi sfidante di Fontana il prossimo 4 marzo. "C'è chi parla di forconi e razza bianca. Noi parliamo di formazione, lavoro, crescita, Europa", ha scritto. Poi, rivolto agli elettori lombardi: "Scegliete voi. #FareMeglio si deve, senza isterismi e demagogia".  Fontana, dopo le polemiche, ha rettificato: "E' stato un lapsus, un errore espressivo, intendevo dire che dobbiamo riorganizzare un'accoglienza diversa che rispetti la nostra storia, la nostra società".

Fontana: “Non possiamo accettare tutti”

“Noi non possiamo accettare tutti” gli immigrati, “perché se dovessimo accettarli tutti vorrebbe dire che non ci saremmo più noi come realtà sociale, come realtà etnica”, ha dichiarato Fontana. “Loro – ha proseguito l'ex sindaco di Varese – sono molti più di noi, più determinati di noi nell'occupare questo territorio. Noi, di fronte a queste affermazioni, dobbiamo ribellarci, non possiamo accettarle: qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, qui è questione di essere logici, razionali. Noi non possiamo, perché tutti non ci stiamo. Quindi dobbiamo fare delle scelte: decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società deve continuare a esistere o se deve essere cancellata. È una scelta”.

“Uno Stato serio dovrebbe programmare”

Rispondendo a un ascoltatore che lo interpellava sulla questione immigrazione, Fontana ha detto che “viviamo una realtà irraccontabile”. “Uno Stato serio dovrebbe progettare e programmare anche una situazione di questo tipo. Dovrebbe dire quanti riteniamo giusto accoglierne e quanti immigrati non vogliamo fare entrare, come li vogliamo assistere, che lavori dare loro, che case o scuole dare loro. A quel punto, quando un governo fa un progetto di questo genere, lo sottopone ai suoi cittadini e chiede 'Siete d'accordo su questa scelta? Vi va bene?'. Allora, ha un senso”, ha spiegato l’aspirante governatore. “Se la maggioranza degli italiani dicesse 'Vogliamo auto-eliminarci', vorrà dire che noi - quelli che non vogliono auto-eliminarsi - ce ne andremo da un'altra parte”, ha concluso Fontana. 

Salvini: "Siamo sotto attacco"

Sulle polemiche dopo le dichiarazioni di Fontana è intervenuto anche il leader della Lega. "Al governo normeremo ogni presenza islamica nel Paese. Esattamente come in tempi non sospetti ha sostenuto Oriana Fallaci, siamo sotto attacco. Sono a rischio la nostra cultura, società, tradizioni, modo di vivere. È in corso un'invasione, a gennaio sono ripresi anche gli sbarchi. Il colore della pelle non c'entra e c'è un pericolo molto reale: secoli di storia che rischiano di sparire se prende il sopravvento l'islamizzazione finora sottovalutata", ha detto Matteo Salvini.

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