Centrodestra, tensioni Lega-Fi. Berlusconi: "Premier chi ha più voti"

Politica
Berlusconi e Salvini in un'immagine d'archivio (Ansa)
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Il segretario della Lega ha bocciato la proposta di candidature in base ai sondaggi: "Io sarò premier". L’alleato di Forza Italia replica: “Siamo d’accordo che chi prende più preferenze sceglierà chi va a Palazzo Chigi. No alle larghe intese”

Alleanze e leadership agitano il centrodestra. L’asse tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi negli ultimi giorni ha mostrato piccole tensioni per alcune scelte non condivise. 

Salvini boccia sondaggi per candidati

Mercoledì Berlusconi sarà a Milano per un’iniziativa in favore del referendum per l’autonomia, accanto a Roberto Maroni. Una scelta che rinsalda la vicinanza tra l'ex premier ed il presidente lombardo mentre il segretario della Lega polemizza con l’alleato dicendo no a candidature in base ai sondaggi, "come a X-Factor”. Scegliamo i migliori “a prescindere dalla tessera che hanno in tasca”, dice Salvini. Sulla leadership, Berlusconi ieri ha detto che "dopo 4 governi non eletti è tempo che il popolo scelga il leader”. In proposito Salvini non ha dubbi: "A marzo sarò premier", ha detto in un’intervista radiofonica. 

Berlusconi: “Chi ha più voti decide premier”

Silvio Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera, ha invece ribadito che con Salvini “siamo d’accordo sul fatto che la forza politica del centrodestra che prenderà più voti sarà quella che indicherà al capo dello Stato il nome del premier per l’intera coalizione”. L’ex premier si è detto sicuro: "Non ho alcun dubbio sul fatto che quel nome lo dovremo indicare noi. Stiamo valutando diverse figure, ma naturalmente non ne nominerò nessuna per ora”.

“Niente larghe intese”

Il leader di Forza Italia ha anche detto che “la nuova legge elettorale non è la migliore possibile, avrei preferito un proporzionale puro ma questo oggi è il miglior compromesso possibile”. Le previsioni sono “di vincere le elezioni, governare e di cambiare il Paese, con i nostri alleati del centro-destra”. Berlusconi ha anche escluso la possibilità di un governo di larghe intese Pd-Forza Italia: “Il problema non si porrà nemmeno, perché vinceremo noi”.

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