Renzi sugli scontri per il G7 a Torino: "Amministratori, che vergogna"

Politica
Un momento degli scontri a Torino (Ansa)

L'ex premier sui tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine: "Ci sono agenti feriti, troppo facile prendere distanze a parole e poi sfilare con violenti nei cortei". La reazione sui manichini decapitati con la sua faccia: "Non mi fanno impressione"

"Ci sono uomini delle nostre forze dell'ordine feriti. Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare. Mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che, anziché schierarsi con le forze dell'ordine e con le istituzioni, rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina". Così, da Facebook, Matteo Renzi commenta gli scontri tra manifestanti del corteo contro il G7 e agenti a Torino del 29 e 30 settembre.

Renzi contro amministratori: "Che vergogna"

"Troppo facile prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi le hanno fatto fare una figuraccia", ha ricordato l’ex premier che ha scritto anche: "Che vergogna qualche amministratore". Mentre sul fatto che durante le proteste fossero stati decapitati dei manichini con il volto proprio di Renzi e del ministro del Lavoro, il segretario del Pd ha commentato così: "Non mi fanno impressione le pagliacciate. Però in questa vicenda ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell'ordine che vengono feriti sul serio, non a parole. Le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni". E ha poi precisato: "Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare". 

Arrestato leader del centro sociale Askatasuna

Le dichiarazioni di Renzi arrivano nel giorno in cui si è diffusa la notizia che, il 30 settembre, è stato arrestato uno dei leader del centro sociale Askatasuna che sarebbe sospettato di aver picchiato un poliziotto. Sulla vicenda, però, la politica si divide. Ed è arrivata anche una reazione  del Movimento 5 stelle. Francesca Frediani, consigliere regionale di M5s in Piemonte, ha twittato: "Sembra impossibile. Andrea libero subito". Il sindaco di Venaria, Roberto Falcone, sempre dei pentastellati, invece, aveva commentato così gli scontri, il 30 settembre: "Bisognerebbe fermarsi a capire quali sono le motivazioni che portano le persone a protestare in piazza". "La protesta è stata contenuta dalle forze dell'ordine", aveva aggiunto, "e i manifestanti non hanno ecceduto in violenza. L'importante è sapere quali sono i risultati del G7. Sapere cos'ha portato a casa il ministro Poletti".

Due giorni di proteste anti G7

A Torino le proteste erano iniziate il 29 settembre, con una manifestazione nel centro della città per contestare il G7 del lavoro. Dopo la marcia, i manifestanti hanno attaccato la polizia nella centrale via Po, con lanci di fuochi d'artificio e grossi petardi. La polizia aveva risposto disperdendo i facinorosi e negli scontri erano rimasti feriti diversi agenti. Nel giorno successivo, si erano registrati altri tafferugli, vicino alla reggia di Venaria, dove si tiene il summit sul Lavoro, con nuovi lanci di petardi e tre persone fermate. Inoltre, erano stati portati nell’area una ghigliottina e i manichini di Renzi e Poletti che poi sono stati decapitati.

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