Mattarella: “Su migranti chiediamo una discussione seria, non battute”

Politica

Il presidente della Repubblica ha tenuto un discorso alla Farnesina. Sulla crisi migratoria ha chiesto “fermezza” per una “gestione autenticamente comunitaria”. In tema economico, il capo dello Stato ha detto che “riforme e riduzione del debito sono la via giusta”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla Farnesina in occasione della Conferenza degli ambasciatori. Nel suo discorso ha parlato soprattutto di migranti. “È una discussione collegiale, seria e responsabile, quella che chiediamo, senza spazio per battute estemporanee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazionali”, ha detto il capo dello Stato sul tema dell’immigrazione e riferendosi in particolare alle politiche di chiusura di alcuni Paesi europei.

Mattarella: fermezza in Ue su crisi migranti 

"Sono certo che lo stesso metodo di fermezza negoziale" usato per risolvere il problema delle banche "sarà quello che ci consentirà di superare i numerosi ostacoli che ancora si frappongono a un lungimirante ed efficace governo del tema forse più rilevante oggi di fronte all'Unione Europea, quello di una gestione del fenomeno migratorio di carattere autenticamente comunitario”, ha aggiunto Mattarella, secondo cui l'Italia ha ricordato ad altri “attraverso l'esempio, quali fossero i principi e i valori che costituiscono le fondamenta stesse della civiltà d’Europa” ai quali “deve corrispondere l'europeizzazione dell'accoglienza di chi ha diritto, ma anche l'europeizzazione dei rimpatri e la predisposizione di canali legali di immigrazione”.

Monito all’Ue

Mattarella ha lanciato diversi messaggi all’Ue. "Il mondo di oggi non può essere considerato un'arena nella quale siano in brutale competizione sovranità impugnate come una clave in una logica di antagonismo o addirittura di scontro”, ha detto il presidente della Repubblica. "I problemi hanno una dimensione che travalica le capacità persino dei Paesi economicamente o militarmente più forti. In tal senso l'antistorico richiamo alla autosufficienza rappresenta uno schermo che si rivelerebbe tanto illusorio quanto fragile". Serve dunque “sollecitare i nostri amici nell'Unione Europea al comune impegno di affermare le ragioni dei valori della nostra civiltà a livello internazionale”.

Mattarella: chiudersi è errore gravido di pericoli 

"L'interesse nazionale è sempre, naturalmente, per tutti, un obiettivo al quale tendere. Pensare, tuttavia, che esso coincida con una sorta di angusta chiusura in se stessi è un errore gravido di conseguenze pericolose”, ha detto Mattarella che poi ha parlato della crisi in Libia: "La stabilizzazione delle aree di crisi - prima fra tutte la Libia - necessita di azioni che travalichino - se si intende dar vita a soluzioni sostenibili nel lungo periodo - la portata di singoli Paesi o di singole alleanze internazionali di "volenterosi".

“Riforme e riduzione debito è via giusta”

In tema economico Mattarella ha ricordato che l’Italia si è allontanata da una situazione di pesante squilibrio dei conti pubblici permettendoci “di usufruire di una flessibilità che ha contribuito alla ripresa degli ultimi tempi. La strada è quella di un sano equilibrio tra riforme e riduzione del debito, consapevoli del rapporto esistente tra risanamento e crescita”. Il capo dello Stato ha difeso il “sistema-Italia”, “vitale grazie alle riforme fatte” e infine ha chiesto all’Europa di reagire alle spinte protezioniste.

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