Il ministro della Giustizia ospite all'Intervista di Maria Latella ha spiegato che "si batterà contro il proporzionale, perché porta all'ingovernabilità del Paese". E sul centrosinistra dice: "Nessuna contrapposizione. Ma il Pd, da solo, il 40% non lo fa più"
“L’Italia dia un messaggio comune e unitario a Bruxelles sui migranti”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, all’Intervista di Maria Latella su Sky Tg24. Orlando si è poi soffermato sulle attuali divisioni all’interno del centrosinistra e ha detto: “Dove il centrosinistra si è diviso, in questa tornata elettorale, è stato sconfitto. Non possiamo rischiare al vittoria della destra”.
“Nessuna contrapposizione nel centrosinistra”
"Non vedo una contrapposizione - ha detto Orlando parlando delle manifestazioni parallele di Insieme a Roma e del Pd a milano - Se stiamo ai contenuti, ho ascoltato le parole di Martina all'assemblea dei circoli sui temi dell'eguaglianza, e mi sembra fosse anche il filo del ragionamento di Pisapia. Se si riesce a guardare oltre personalismi e politicismi si riesce a riunire il centrosinistra intorno ai problemi delle persone e del lavoro". "Ho riscontrato dei toni parzialmente diversi tra Pisapia e Bersani" ha proseguito Orlando. "Il progetto deve essere nazionale e coerente a tutti i livelli. Non ci può essere una separazione tra nazionale e locale. Se non parliamo nello stesso modo di povertà, immigrazione, lavoro e non troviamo un minimo comun denominatore anche le dichiarazioni di unità rischiano di suonare male".
Il 6 luglio la direzione del Pd
"Noi in direzione ci faremo sentire e rilanceremo il ragionamento che abbiamo fatto: non ci rassegniamo all’idea del proporzionale per la legge elettorale, perché ciò porta all’ingovernabilità del Paese. Bisogna poi mettere al centro il tema dell’uguaglianza sociale. Io purtroppo non ci sarò, perché lo stesso giorno c’è il vertice europeo dei ministri della Giustizia"
Alleanza Renzi-berlusconi? Coinvolgiamo la base
"Prima di parlare di alleanze di coalizione bisogna modificare il Consultellum e poi fare di tutto perché l'alleanza Renzi-Berlusconi venga scongiurata. Magari coinvolgendo anche gli iscritti". Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenuto all'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24. "Un’alleanza senza riforme all’orizzonte è uno scenario improponibile - ha spiegato Orlando - Per sentire la base dobbiamo per esempio attivare un referendum tra gli iscritti, che è previsto dal nostro Statuto. Chiamiamo spessissimo i nostri iscritti a pronunciarsi con le primarie, ma dovrebbero anche esprimersi su questioni di merito, di contenuto, di alleanze politiche".
Il Pd da solo non può arrivare al 40%
Orlando si è detto nostalgico delle elezioni europee. "Temo che il Pd da solo il 40% non lo faccia più - ha detto intervenendo all'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24 - Ma non è solo una somma di sigle, è una somma di elettorato. Un elettorato tradizionale che ha sempre votato a sinistra a queste elezioni amministrative non è andato a votare. Io credo che abbiano pesato alcune scelte che riguardano la crescita delle disuguaglianze; non siamo percepiti come una forza che si batte cotnro le disuguaglianze". Io non dico meno tasse per tutti, ha aggiunto Orlando, "ma dico meno tasse per chi soffre di più". Prodi? "Può dare una mano ai contenuti su temi come l’Europa, la disuguaglianza, il mondo che cambia".