"Insieme" in piazza a Roma, Pisapia e Bersani lanciano la sfida al Pd

Politica
Pierluigi Bersani e Giuliano Pisapia, ANSA

L’ex sindaco di Milano ha riunito in piazza Santa Apostoli molti protagonisti del centrosinistra per battezzare la sua iniziativa politica: "Oggi nasce la nuova casa comune"

Parte da piazza Santi Apostoli a Roma, scenario storico della sinistra italiana, il nuovo progetto politico “Insieme” lanciato da Giuliano Pisapia. Una kermesse parallela a quella del Partito democratico di Matteo Renzi, che ha riunito i circoli a Milano. In piazza anche alcuni esponenti dem, tra cui il ministro della Giustizia Andrea Orlando e la presidente della Camera Laura Boldrini.

Pisapia: da oggi c’è una nuova casa comune per il centrosinistra

L’attesa è tutta per l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. È lui a battezzare la nuova creatura politica sul palco di piazza Santi Apostoli: "Oggi nasce la nuova casa comune del centrosinistra. Senza dimenticare il passato, ma radicalmente innovativo".  “Come diceva Don Milani, la politica è trovare insieme una soluzione. Uscire dai problemi da soli è avarizia, assieme è politica – ha continuato Pisapia - Da soli non si va da nessuna parte, non c'è altra strada, insieme. L'altra strada della divisione, di non essere ancorati ai principi rischia di dare il nostro Paese alla destra, al populismo, alla demagogia". 

Il lavoro al centro dell'attività politica di "Insieme"

"La nuova casa politica si batterà per i diritti del lavoro, nel lavoro". Lo ha detto Giuliano Pisapia, sottolineando che "è stato un errore aver abolito l'art.18". "L'Italia è cresciuta di più quando ha saputo ascoltare le sue classi subalterne. Senza i più poveri, gli esclusi, questo Paese non cresce. Lo sciopero del voto ci spinge a ridare dignità al lavoro, solo cosi' ripartirà lo sviluppo. È indispensabile il lavoro nel pubblico.
"Una questione - ha aggiunto - che non è più eludibile: un pubblico che punti su economia circolare e verde. "Non si può non prendere atto della sonora sconfitta alle amministrative, che deve darci un insegnamento per il futuro – ha concluso - bisogna aprire una riflessione e un confronto. Serve una casa nuova per tutti che guardi al passato e al futuro".

Bersani: parte il viaggio verso una nuova realtà politica

Parte invece dallo strappo col Pd l’ex segretario Pierluigi Bersani: "Abbiamo fatto mesi fa la nostra scelta dolorosa e difficile, la stessa già fatta da centinaia di migliaia di elettori e militanti in silenzio”. Poi spazio per il nuovo progetto politico: "Da questa piazza vogliamo rivolgerci a tutto quel popolo di centrosinistra che se ne sta testardamente a casa, disilluso, sfiduciato, spaesato, che sente in tv anche Renzi, ma gli passa come acqua sul marmo. Vogliamo reagire o no? E possiamo accettare che la destra prenda in mano il Paese?".
Poi l’attacco frontale al Partito democratico: "Abbiamo un pensiero, se ne prenda atto. Ma voi del Pd che pensiero avete?  Cosa pensate di cosa succede nel profondo? Ora si sono liberati di D'Alema e il pensiero ce lo darà Bonifazi?".

Onida: “Non cerchiamo un nuovo capo”

Prima dei due leader aveva parlato Valerio Onida, ex presidente della Corte Costituzionale in prima linea durante la campagna referendaria dello scorso dicembre: "Non siamo alla ricerca di un nuovo capo, attorno a cui costruire una corte di fedelissimi. Noi non siamo i fedelissimi di nessuno, ci aspettiamo però che nasca un nuovo stile politico fatto di serietà, competenza, attitudine al confronto costruttivo piuttosto che allo scontro". "I valori guida ai quali attenersi ce li indica la Costituzione – ha spiegato il costituzionalista - eguaglianza, diritti inviolabili e doveri inderogabili, solidarietà e giustizia sociale pace e giustizia tra le nazioni, partecipazione democratica, divisione ed equilibrio dei poteri, integrazione in una Europa minacciata dai sovranisti".

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