Legge elettorale, Di Maio apre al Pd: “Pronti a discutere”

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In un’intervista al Corriere della Sera, l'esponente M5S e vicepresidente della Camera lancia un messaggio ai dem: “Scelgano se arrivare a un inciucio con Berlusconi o fare una legge seria. Il Legalicum non è inscalfibile, possibili modifiche al premio di governabilità”

Il M5S apre al Pd sulla legge elettorale. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, in un'intervista al Corriere della Sera, ha detto che il Movimento è pronto a discutere con il Partito democratico, dopo l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha chiesto con urgenza l’approvazione di una legge. “Matteo Renzi la deve smettere di fare la politica dei due forni: ci dica se vuole fare una legge elettorale con Silvio Berlusconi per arrivare a un inciucio 2.0 o fare una legge seria”.

Di Maio: "Il Legalicum si può modificare"

Di Maio ha ribadito che per il M5S “il Legalicum non è inscalfibile". Nel merito, "per noi si parte dal Legalicum, (la legge elettorale dopo le correzioni della Consulta ndr.) ma in commissione si può discutere di eventuali modifiche che ci vengano sottoposte, come abbassare la soglia per il premio di governabilità". 

Migranti e Ong: "Molti mi chiederanno scusa"

L’esponente del M5S è poi tornato sulla questione migranti e Ong: "Credo che nei prossimi giorni molti mi dovranno chiedere scusa. Io dico che c'è chi salva vite in mare e c'è anche lo spettro che possa esistere chi specula sulle vite dei migranti. Su un versante operano la Marina e alcune Ong, sull'altro c'è un procuratore che ha delle prove ma non le può usare in Italia e un ministro che lo richiama anziché aiutarlo. Io ho scoperchiato un vaso di Pandora: vediamo cosa accade". (LE ONG REPLICANO A DI MAIO)

La classifica di Rsf: "Siamo sorpresi"

In merito alla classifica di Reporter senza frontiere, Di Maio ha dichiarato: "Siamo sorpresi che ci sia Grillo tra i problemi della libertà di stampa quando un ex premier possiede tre televisioni e il premier nomina i vertici Rai. Per noi c'è molto da fare. Dobbiamo risolvere il conflitto di interessi e la lottizzazione delle tv pubbliche: dopo aver sciolto questi nodi sono sicuro che ci sarà un rapporto più tranquillo con i media". (LA RISPOSTA DI GRILLO A RSF)

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