Repubblica e Corriere della Sera pubblicano il contenuto di una chat dalla quale emergerebbe il sostegno del vicepresidente della Camera all'ex capo del personale del Campidoglio, ora in carcere. "E' un servitore dello Stato" avrebbe scritto. Il leader del M5S contro le indiscrezioni dei media: la misura è colma
Luigi Di Maio non sarebbe stato contrario a Raffaele Marra, ex capo del personale del Comune di Roma ora in carcere con l'accusa di corruzione. Anzi lo avrebbe “sostenuto” e, in un sms inviato alla sindaca Raggi, lo avrebbe definito “un servitore dello Stato”. È una lunga giornata per il Movimento 5 Stelle e l'amministrazione di Roma. Iniziata con le ricostruzioni giornalistiche di la Repubblica e Il Corriere della Sera, è proseguita con la dura reazione di Beppe Grillo e le dimissioni irrevocabili dell'assessore all'Urbanistica della Capitale, Paolo Berdini; oggi assente all'incontro organizzato per la realizzazione dello stadio della Roma.
Grillo: stampa killer - "Oggi quattro giornalisti differenti su tre giornali diversi riportano la stessa fake news su Luigi Di Maio. La faccenda è di una gravità inaudita perché quello che hanno scritto è falso, fuorviante e non verificato", si legge nel post dal titolo: "Giornalismo killer, la misura è colma".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/GiornalismoKiller?src=hash">#GiornalismoKiller</a>, la misura è colma <a href="https://t.co/v0asQl85NV">https://t.co/v0asQl85NV</a>Solidarietà a <a href="https://twitter.com/luigidimaio">@luigidimaio</a> per il tentativo di killeraggio nei suoi confronti <a href="https://t.co/eBeOAvDejv">pic.twitter.com/eBeOAvDejv</a>— Beppe Grillo (@beppe_grillo) <a href="https://twitter.com/beppe_grillo/status/831468849866342403">14 febbraio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Le repliche dei quotidiani - La chat e l’sms cui fanno riferimento i giornali sono custoditi nella memoria dello smartphone sequestrato a Marra al momento del suo arresto e portano la data del 10 agosto 2016. Sono i giorni in cui il dibattito interno ai Cinquestelle sulle nomine decise da Virginia Raggi si fa sempre più rovente. "la Repubblica" e "Corriere della Sera" replicano punto per punto nelle loro edizioni on line al post pubblicato dal leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Lo stesso fa il Messaggero che scrive "L'accusa di giornalismo killer che Beppe Grillo ha mosso ad alcuni giornali, compreso il nostro, è smentita dai fatti così come ricostruiti nelle carte della Procura".
La versione di Di Maio – Il vicepresidente della Camera Luigi DI Maio spiega le proprie ragioni attraverso la sua pagina Facebook. In prima battuta condivide l'immagine pubblicata sul post di Grillo, poi va in diretta con un intervento di circa 6 minuti e, in serata, condivide un post del blog del leader del Movimento. Domanica, a in "Mezz'ora" di Lucia Annunziata, aveva spiegato: “Il Movimento chiedeva di rimuovere quel signore dal Gabinetto del sindaco dall'estate 2016. Io l’ho incontrato solo una volta per dirgli che non aveva la nostra fiducia. E dopo ho rinnovato la richiesta. Quella che si vuole far passare per mia responsabilità, in realtà è del sindaco che si è scusata”.
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Il versante giudiziario - Intanto, sul fronte giudiziario, è saltato l'interrogatorio dell’ex capo del personale del Campidoglio, fissato per questa mattina. Marra, detenuto dal 16 dicembre 2016 con l’accusa di corruzione in concorso con l'immobiliarista Sergio Scarpellini, ha fatto comunicare agli inquirenti che si sottoporrà a interrogatorio solo quando tutti gli atti dell'inchiesta saranno depositati, ossia in sede di chiusura delle indagini. Al centro dell'interrogatorio, per ora rinviato, la vicenda che ha portato Marra in carcere e quella della nomina del fratello Renato a capo del Dipartimento Turismo del Comune di Roma, nomina per la quale è indagato di abuso d'ufficio in concorso con la stessa Raggi.