Migranti, Cdm vara nuove norme: asilo più veloce, rimpatri più facili

Politica

Approvati dal Consiglio dei ministri i decreti su sicurezza e migranti. I vecchi Cie saranno sostituiti dai nuovi centri permanenti per il rimpatrio, uno per Regione. Previsti anche maggiore potere ai sindaci e la possibilità di usare il daspo urbano 

Concessione del diritto d’asilo più rapida per i rifugiati, meccanismi di accoglienza più trasparenti e misure che facilitano i rimpatri. Oltre che maggiore sicurezza nelle città e la possibilità dell’introduzione di un daspo urbano. Sono questi i punti centrali del pacchetto di misure sull’immigrazione e sulla sicurezza approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

 

Immigrazione: vecchi Cie sostituiti da centri permanenti per il rimpatrio - Sull’immigrazione, ”l’obiettivo strategico non è chiudere le nostre porte ma trasformare sempre più i flussi migratori da fenomeno irregolare a fenomeno regolare in cui non si mette a rischio la vita ma si arriva in modo sicuro nel nostro Paese e in misura controllata" ha spiegato il premier Paolo Gentiloni. L’obiettivo è quello di abbattere i tempi del riconoscimento del diritto all’asilo perché “gli attuali due anni sono troppi”, come ha ricordato il ministro degli Interni, Marco Minniti. Il ministro ha anche promesso che, al posto dei vecchi Cie (centri di identificazione ed espulsione) saranno creati i nuovi Centri permanenti per il rimpatrio, uno per Regione con 1.600 posti complessivi. Verrà anche soppresso un grado di giudizio per i ricorsi e verranno assunti 250 specialisti che rafforzeranno la Commissione d’asilo. Le prefetture e i Comuni, inoltre, verranno incoraggiati "all’utilizzazione volontaria gratuita per i lavori socialmente utili dei richiedenti".

 

Gentiloni: "Tutti condividano l'onere dell'accoglienza" - Gentiloni ha ribadito che l’Italia si tiene stretta i “valori umanitari e dell’accoglienza”, rivendicando il lavoro fatto in questi anni. “Credo che l'Italia abbia fatto un buon curriculum nonostante le difficoltà e i numeri da fronteggiare”, ha ricordato il premier. "Abbiamo negli ultimi anni in un certo senso indicato la strada all'Ue, ora bisogna rendere effettivo il principio di condivisione dell'onere dell'accoglienza".

 

Sicurezza: possibile daspo urbano e maggiore potere ai sindaci - In materia di sicurezza, il Consiglio dei ministri ha stabilito che si potrà usare il daspo urbano. “Non ci sono nuovi reati né aggravanti di pena ma misure come la possibilità di applicare in modo più ampio quello che si applica nelle manifestazioni sportive”, ha spiegato Minniti che ha ribadito: “Davanti a reiterate violenze sportive c'è il daspo. Di fronte a reiterati elementi di violazione di alcune regole sul controllo del territorio, le autorità possono proporre il divieto di frequentare il territorio in cui sono state violate le regole”. La decisione è stata accolta con successo dal presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Antonio Decaro, che ha detto che i sindaci “da oggi hanno un’arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge”. Previsti nel decreto anche un maggiore potere di ordinanza per i sindaci, oltre che la possibilità di accordi tra territori e ministero degli Interni che prima non avevano una cornice legislativa.

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