Il leader del M5S sul suo blog difende il primo cittadino di Roma sulla questione delle polizze vita stipulate da Salvatore Romeo: “La stessa Procura ha spiegato che non c'è alcun reato”. Poi aggiunge: la sindaca è stata "sbattuta in prima pagina accusata prima di essere una delinquente corrotta poi un'incapace"
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, "non sarà lasciata sola e il fango gratuito tornerà indietro a chi lo sta tirando solo perché nulla cambi". Con un post sul suo blog Beppe Grillo torna a difendere la prima cittadina di Roma sulle polizze stipulate da Salvatore Romeo in suo favore e lo fa attaccando i media e, in particolare, il Corriere della Sera.
“Raggi come un mostro” - L’accusa ai mezzi di informazione è di "malafede e superficialità", per aver pubblicato ricostruzioni senza verifiche né approfondimenti e aver “sbattuto” la Raggi “in prima pagina come fosse un mostro, accusata prima di essere una delinquente corrotta poi un'incapace”.
L’attacco al Corriere - Il bersaglio scelto dall’ex comico è la giornalista Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, che viene accusata di essersi "avventurata in fantasiose ricostruzioni sulla storia delle polizze intestate da Salvatore Romeo alla sindaca Virginia Raggi (....) parlando di sospetti e di presunti reati come 'compravendita di voti' e ‘finanziamenti occulti’".
Le polizze di Salvatore Romeo - Grillo definisce quelle dei media come “parole pesanti come macigni che nulla hanno a che vedere con la sindaca e con il M5S, e che non corrispondono alle ipotesi accusatorie dei magistrati, visto che la stessa Procura ha spiegato che non c'è alcun reato in quanto non è emersa nessuna utilità corruttiva". Per i pentastellati "bastava approfondire la natura delle polizze contratte da Salvatore Romeo prima di infangare Virginia Raggi, bastava rispondere ad un minimo di deontologia professionale per capire che Romeo aveva fatto una serie di investimenti a suo esclusivo beneficio. Una polizza, quella intestata al sindaco di Roma, che rende il 4% a chi l'ha contratta, cioè allo stesso Romeo, in una fase in cui titoli di Stato e altre forme tradizionali di investimento rendono intorno allo 0%. Una polizza da 30.000 euro che assomiglia molto più ad un libretto di risparmio che ad una normale polizza vita, e che prevede, in caso di morte del contraente, un beneficiario sostitutivo. Quest'ultimo, naturalmente, può essere tranquillamente all'oscuro dell'investimento, come lo era Virginia Raggi".
“Siamo nel mirino sin dal primo giorno” - "Sarebbero bastate queste poche informazioni per non coprirsi di ridicolo, eppure giornali e giornalisti hanno preferito gettare fango ancora una volta su un'amministrazione nel mirino fin dal primo giorno dopo le elezioni - conclude il post - Li capiamo: Virginia Raggi ha detto no alle Olimpiadi di Malagò, sta preparando una stagione di trasparenza negli appalti pubblici e sembra essere determinata a non mollare davanti a nulla".