Missioni estero: 1,13 miliardi per il 2017. Quasi 1.500 uomini in Iraq

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Militari italiani in Iraq (foto d'archivio)
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La delibera del Consiglio dei ministri sulle missioni internazionali, che dovranno essere autorizzate dal Parlamento. Per l'Iraq 300,7 milioni di euro, 43,6 per la Libia. In totale saranno impiegati 7.459 militari e 167 unità delle forze di polizia

Il Consiglio dei ministri ha deciso di inviare in Iraq fino a 1.497 soldati. Nel 2017, quindi, il contingente italiano di militari nel Paese sarà secondo solo a quello statunitense. Complessivamente, durante l’anno, l'Italia spenderà per le missioni all'estero 1,13 miliardi, più 295 milioni per la cooperazione. Gli uomini impiegati saranno 7.459 militari e 167 unità delle forze di polizia. La delibera del Consiglio dei ministri è stata inviata a Camera e Senato: il Parlamento può autorizzare la partecipazione italiana alle missioni internazionali con appositi atti d’indirizzo oppure negare l’autorizzazione.

Oltre 300 milioni per l’Iraq - Lo stanziamento per il 2017 in Iraq è di 300,7 milioni. L’invio dei militari è stato deciso nell’ambito della “Coalition of the Willing”, la “Coalizione dei volenterosi” (una coalizione di Paesi sotto la guida degli Stati Uniti) che ha tra gli obiettivi la lotta contro il Daesh. I soldati avranno anche compiti di “force protection” nell'area di Mosul, in particolare per quanto riguarda la diga, i cui lavori saranno effettuati dalla società Trevi.

Le novità in Libia - Ci sono novità anche per la Libia. Nell'ambito dell'operazione “Ippocrate” continuerà a funzionare l'ospedale da campo di Misurata. Oltre al personale sanitario, ci saranno militari con compiti di “Force protection”. In tutto saranno impiegati fino a 300 uomini e lo stanziamento per il 2017 è di 43,6 milioni. Altri soldi, poi, sono stati stanziati per fronteggiare l'immigrazione clandestina e assistere la Guardia costiera libica (3,6 milioni), per proteggere il traffico mercantile e le piattaforme petrolifere antistanti la costa libica (operazione Mare sicuro, 84 milioni di euro e 700 uomini), per l'operazione Sophia-Eunavformed contro gli scafisti nel Mediterraneo (43,1 milioni per 585 uomini).

Le altre missioni principali - Per quanto riguarda il Libano, prosegue la missione Unifil con 1.125 uomini e 153 milioni stanziati per il 2017. In Afghanistan il 2017 prevede uno stanziamento di 174,4 milioni per 900 uomini. Le altre missioni principali sono: Sea Guardian Nato nel Mediterraneo (287 unità e 17,5 milioni); Kosovo (538 unità e 78,6 milioni); Atalanta contro la pirateria (407 uomini e 26,9 milioni); Somalia (123 uomini e 12,3 milioni); Gibuti (116 uomini e 12,3 milioni); Sinai Egitto (fino a 75 uomini e 4 milioni); Nato Active Fence in Turchia (130 uomini e 11,8 milioni); Nato spazio aereo Turchia (6 uomini e 1,9 milioni); Nato navi Mediterraneo (44 uomini e 1,8 milioni); Nato in Lettonia (160 uomini e 20 milioni); Nato in Bulgaria (110 uomini e 11,6 milioni); Nato in Islanda (145 uomini e 3 milioni); soldi alle forze di sicurezza afghane (120 milioni); militari negli Emirati, Bahrain e Qatar (126 uomini e 21,5 milioni).

Le missioni minori - L’Italia nel 2017 avrà missioni minori per numero di uomini e stanziamenti anche in Bosnia, Albania, Cipro, Hebron, Gerico, Rafah, Palestina, India, Pakistan, Mali e Niger. Per la cooperazione allo sviluppo e lo sminamento umanitario lo stanziamento per il 2017 è di 111 milioni.

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