Antimafia, Bindi chiede a pm Napoli documentazione su De Luca
PoliticaLa richiesta per verificare i presupposti per l’avvio di un’inchiesta sull’incontro tra il governatore e i politici locali campani sul referendum.
Lui replica: sono curioso di conoscere l'iter per il reato di battuta
Continua lo scontro tra Rosy Bindi e Vincenzo De Luca: la commissione parlamentare antimafia ha dato mandato unanime alla presidentessa di chiedere preventivamente informazioni urgenti alla procura di Napoli, in merito a eventuali indagini in corso, per verificare i presupposti per l’avvio di un’inchiesta da parte della commissione. Gli accertamenti riguarderebbero l’incontro tra il governatore della Campania e 300 amministratori locali, durante il quale De Luca avrebbe chiesto di schierarsi per il sì al referendum. Rosy Bindi ha specificato che i presupposti per l’indagine “naturalmente sono legati al tema mafia”.
No all’audio originale - La commissione ha, invece, respinto la richiesta di acquisire l’audio dell’incontro per poterlo analizzare formalmente. Carlo Giovanardi ha detto che “al di là delle infelici battute del presidente De Luca sulle fritture miste e totani arrosto, dall’audio emerge un pressante incitamento rivolto agli amministratori a procacciare voti, trascurando anche i loro compiti di istituto per il Sì al referendum”.
La replica di De Luca - Il governatore della Campania ha affidato alla sua pagina Facebook la replica alla richiesta della commissione antimafia: "Ci rende curiosi conoscere l’iter previsto sul reato di battuta e come evolverà la crociata del calamaro”.
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Gli scontri precedenti - Pochi giorni fa Vincenzo De Luca aveva duramente attaccato Rosy Bindi, dicendo che la presidentessa della Commissione sarebbe "da uccidere” per averlo inserito, alla vigilia delle elezioni regionali del 2015, nella lista dei politici ‘impresentabili’. Il governatore si era poi scusato per le sue affermazioni.
Esposto 5 stelle - E i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno depositato alla Procura di Napoli un esposto nei confronti di Vincenzo De Luca. La richiesta è di effettuare gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili di rilevanza penale rispetto alle parole pronunciate dal presidente campano nel corso dell’incontro con 300 amministratori locali.