Il fronte contrario alla riforma costituzionale sarebbe in vantaggio in quasi tutte le rilevazioni. E sarebbero ancora tante le persone che non hanno deciso cosa votare e se andare ai seggi il 4 dicembre. LO SPECIALE
Oggi, venerdì 18 novembre, è l’ultimo giorno per la diffusione dei sondaggi per il referendum costituzionale del 4 dicembre sulla riforma costituzionale voluta dal governo di Matteo Renzi. La riforma riduce il ruolo del Senato, che non sarà più eletto direttamente e non voterà la fiducia al governo, e i poteri delle Regioni su alcune materie (LO SPECIALE).
Sì, No - Per Renzi, la riforma aumenterà la stabilità del governo e accelererà l'approvazione delle leggi. Per chi sostiene il No, invece, mette a rischio l'equilibrio tra i poteri dello Stato e riduce la democrazia.
Ultimo sondaggi – I sondaggi intanto a due settimane dal referendum vedono il No in vantaggio in quasi tutte le rilevazioni, ma sull’entità i numeri non concordano. Si va dai 3-10 punti di scarto di Demopolis in su: 7 punti di scarto per Demos, 8 per l'Istituto Piepoli, 10 per Ipsos PA.
Gli ultimi sondaggi sui quotidiani:
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Gli indecisi - E sarebbero ancora tanti gli indecisi. Si oscilla da un 13% nella valutazione Ipsos al 25% in quella di Demos e Demopolis. E saranno, come sempre, gli indecisi e quelli più propensi a cambiare idea, magari all'ultimo momento, a segnare le sorti del voto. A dirla tutta, le categorie di indecisi sono due: quelli che non hanno deciso come votare e quelli che devono ancora scegliere se votare o restare a casa.
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