Padova, cade la giunta. Bitonci: "Mi ripresenterò senza traditori"

Padova non ha più un sindaco. Nella notte tra venerdì e sabato 17 consiglieri comunali su 32 hanno presentato le dimissioni, facendo automaticamente cadere la giunta guidata dal leghista Massimo Bitonci.
A scrivere la parola fine sull’esperienza del sindaco a Palazzo Moroni, dopo mesi di scontri interni alla maggioranza di centrodestra, sono stati i consiglieri di minoranza insieme a Forza Italia. Adesso verrà nominato un commissario prefettizio. 

"Sicuramente mi ripresenterò alle prossime elezioni comunali a Padova, ma questa volta senza i traditori", ha detto Bitonci.

Il presidente della Regione Luca Zaia ha commentato dicendo che si tratta di “una brutta pagina di storia, perché non esistono giustificazioni per chi, dalla maggioranza, si dimette per mandare a casa il suo sindaco”.

Da Re: “Si dimettano gli assessori forzisti in Regione” - Per il segretario regionale della Lega Nord Toni Da Re il fallimento della giunta di Bitonci è arrivato a causa di Forza Italia e delle decisioni “prese agli alti livelli, a cominciare da Nicolò Ghedini e soci: adesso per coerenza gli assessori regionali di Fi diano le dimissioni”.

In discussione l’alleanza in tutto il Veneto - Ma la caduta del sindaco di Padova potrebbe avere ripercussioni anche nelle altre città: “Ora via libera ad abbandonare Forza Italia in tutte le amministrazioni del Veneto” spiega Da Re. La giunta di Venezia, invece, non sarà messa in discussione: “Lì il primo cittadino Luigi Brignaro con la sua lista civica è persona autonoma e non chiederemo nulla ai nostri”. Per il futuro di Padova la linea è chiara: “Bitonci resta il nostro candidato per le prossime elezioni – chiude il segretario regionale – dove correremo da soli”.