Aveva 89 anni. Fu partigiana, titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale nel 1976 e a capo della commissione sulla P2
E' morta la scorsa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica: fu nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti. Tina Anselmi, eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni.
L'antifascismo - Figlia di antifascisti, da ragazza entrò nella Resistenza operando da staffetta partigiana con il nome di 'Gabriella' e si iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1944. Da sindacalista, prima con la Cgil e successivamente, dal 1950, con la Cisl, si è occupata dei lavoratori del tessile e della scuola, e nel 1959 entrò nel consiglio nazionale della Dc, di cui è stata deputata dal 1968 al 1992.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Il cordoglio di Renzi e del governo per la scomparsa di Tina Anselmi <a href="https://t.co/seBhFsY2Y7">https://t.co/seBhFsY2Y7</a></p>— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) <a href="https://twitter.com/Palazzo_Chigi/status/793377638278725632">1 novembre 2016</a></blockquote>
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La riforma del servizio sanitario - Fu ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981, nel corso dell'ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d'inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985. I funerali saranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo di Castelfranco Veneto.