Il premier alla Camera usa parole forti contro l’Europa: “E’ a un bivio, rischia di non apparire più come il luogo della speranza delle prossime generazioni”. Def: ok dal Senato a risoluzione di maggioranza
"La risposta dell'Ue, come ha detto Jurgen Habermas, sembra caratterizzata da un 'frenetico immobilismo'. Dopo i vertici di Berlino, Bruxelles e Ventotene dove avevamo immaginato per Bratislava un significativo programma di riforme, ambizioso per il futuro, abbiamo dovuto realizzare che il frenetico immobilismo portasse poco più che a niente. Un documento banale, somma di tanti riassunti, elenco di buone promesse assolutamente non all'altezza della grande sfida Ue". Lo dice il premier Matteo Renzi alla Camera. L'Italia oggi ha un "atteggiamento di stimolo, un'ingombrante presenza nella discussione" dell'Unione europea. Per Renzi "l'Europa è a un bivio. Stavolta rischia sul serio. Rischia sul serio di non apparire più come il luogo della speranza per le prossime generazioni".
"Saremo durissimi con chi si smarca da impegni ricollocazione migranti" - Il premier ha poi usato toni forti anche sull’emergenza migranti. "La Ue si accinge a discutere il prossimo bilancio, nei prossimi mesi si tornerà a discutere la divisione del bilancio Ue. E' fondamentale che l'Italia sia promotrice di una posizione durissima nei confronti dei paesi Ue che hanno ricevuto molti denari dalla comune appartenenza e in questa fase si stanno smarcando dai propri impegni sulla ricollocazione degli immigrati" ha detto.
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Giudizi Ue? Da noi psicodramma,altri fanno come credono - Parlando del patto di stabilità Soltanto in Italia le considerazioni che vengono dall'Ue e dalla Commissione occupano pagine intere di giornali mentre altri Paesi sono molto più abituati ad accogliere i suggerimenti e poi fare come credono senza che si crei uno psicodramma internazionale". Lo dice il premier Matteo Renzi alla Camera , parlando del patto di stabilità. "L'Italia ha oggi la rotta di discesa del deficit più significativa, rispetto ad altri Paesi citati come punto di riferimento, l'Italia ha un deficit alla metà: noi il 2,4% altri il 5,1% di deficit. E ogni riferimento alla Spagna è puramente voluto", sottolinea.
"Inaccettabili regole burocratiche davanti al sisma" - "Un paese che ha vissuto tre terremoti come quelli dell'Aquila, dell'Emilia e quello del centro Italia può permettersi di soggiacere a regole burocratiche per non guardare alle esigenze dei propri cittadini? E' inaccettabile anche che qualcuno lo pensi" ha poi detto Renzi definendo "allucinante la discussione di questi giorni in Italia" sullo scomputo delle spese per il terremoto.
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