Caos M5S, salta De Dominicis: è indagato. Si dimette mini direttorio

Politica

L'ex magistrato: "E' un complotto". La sindaca su Facebook: "Non può assumere l'incarico in base ai requisiti previsti dal M5S"

Raffaele De Dominicis non sarà il nuovo assessore al Bilancio del comune di Roma. Ad affermarlo è la sindaca Virginia Raggi con un post su Facebook in cui spiega di aver appreso "in questo ore" che "l'ex magistrato e già procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio in base ai requisiti previsti da M5s non può più assumere l'incarico di assessore al bilancio della giunta capitolina, per tanto di comune accordo abbiamo deciso di non proseguire con l'assegnazione dell'incarico". Qualche ora dopo si è saputo che De Dominicis risulta indagato dalla procura di Roma per il reato di abuso d'ufficio. "Sono amareggiato - spiega - Mi considero vittima di un complotto e di una ingiustizia gravissima e senza precedenti".

 

Bufera sull'ex magistrato - De Dominicis era stato nominato pochi giorni fa per sostituire il dimissionario Marcello Minenna. La sua nomina era finita nel centro delle polemiche dopo che aveva ammesso di aver ricevuto la chiamata per l'incarico non dalla sindaca Raggi ma dall'avvocato Sammarco, il cui studio è considerato vicino a Cesare Previti. 



Si dimette il mini direttorio - Nel corso della giornata inoltre si è dimesso il mini direttorio del Movimento 5 Stelle. "Come portavoce e attivisti del Movimento 5 stelle - spiegano sul blog i 5 Stelle Taverna, Castaldo e Perilli - abbiamo accettato con senso di responsabilità ed entusiasmo il compito di supportare Virginia Raggi per coadiuvarla nelle scelte giuridicamente più complesse e delicate che il sindaco di una città come Roma si trova ad affrontare nei primi mesi del suo mandato".

 

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Passo indietro dopo bufera su giunta RaggiIl passo indietro arriva dopo la bufera che ha travolto la giunta Raggi. "Sono stati mesi intensi e difficili - si legge -: mesi nei quali il nostro apporto è stato di primaria importanza, in particolare, per l'individuazione della Giunta e per avviare la complessa macchina amministrativa. Mesi in cui non sono mancati neanche i dibattiti interni - ammettono - e le divergenze di opinione - come è giusto che sia in un movimento che ha fatto dell'orizzontalità e della democrazia diretta i suoi obiettivi e valori - ma sempre animate da uno spirito franco e costruttivo: non abbiamo mai omesso di esprimere con zelo e meticolosità il nostro punto di vista".

 

"Oggi quella macchina amministrativa è partita ed è giusto che ora proceda spedita. Per questo, con lo stesso senso di responsabilità di allora, riteniamo che oggi il nostro compito non sia più necessario. Non faremo mai mancare all'amministrazione capitolina il nostro sostegno – assicurano - e il nostro contributo continuando a portare avanti il nostro lavoro nelle istituzioni in cui siamo stati eletti. I gravi problemi della Capitale, vessata da anni di malapolitica, continueranno ad avere per noi l'attenzione che meritano. Auguriamo al sindaco e alla sua squadra i migliori successi, nell'interesse della città e della cittadinanza tutta" concludono. 

Grillo: "Mai vista tanta violenza" - Nel frattempo nella Capitale si è svolto un vertice tra Beppe Grillo e il direttorio nazionale, incontro al quale però non ha preso parte Carla Ruocco. Il leader del M5S uscendo dall'hotel in cui si è svolto il vertice è salito su un suv dai vetri oscurati, limitandosi a commentare: "Non ho mai visto tanta violenza fisica e privata".

 

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