Appendino al lavoro. Fassino: consegno una Torino forte, non Calcutta

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Il neosindaco: "Non potrò risolvere tutti i problemi, ma sarò il sindaco di tutti"

“Non potrò risolvere tutti i problemi, ma sarò il sindaco di tutti”. Così Chiara Appendino il giorno dopo la vittoria al ballottaggio di Torino. “L'impressione è che ci sia tanta strada da fare per essere capaci di fare il sindaco”, dice invece il predecessore Piero Fassino, che chiede “cultura istituzionale” sulle nomine e commenta: “Le consegno una Torino in piedi, dinamica e forte, non la Calcutta che ha descritto” (LA MAPPA DEL VOTO - LO SPECIALE).

 

Fassino: “Con i 'no' non si governa” - Non è l'unico attacco dell'esponente Pd al neosindaco: “Credo che il sindaco Appendino dovrà darsi un programma, cambiando quello con cui ha vinto le elezioni”, ha detto: “Perché non era un programma di governo ma di opposizione. Con i no si fa opposizione e non si governa una città". E ha aggiunto: "L'impressione è che ci sia tanta strada da fare per essere capaci di fare il sindaco. Io continuerò ad avere la mia cultura di governo, loro se la devono fare".

 

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Tav: Appendino, c'è tensione per mancanza politica – Chiara Appendino, invece, ha anche parlato degli arresti dei No Tav di stamattina: "Non è compito di un sindaco commentare l'operato della magistratura, che, com'è noto, è un organo indipendente. C'è un clima evidente di tensione dovuto alla mancanza di risposte politiche che noi speriamo di potere colmare, riportando al centro del dibattito le legittime ragioni del no all'opera". 

 

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