Il premier dice che i numeri dell'immigrazione sono in linea con quelli degli ultimi due anni, mentre il segretario della Lega Nord attacca: "Il 2 giugno? Festa della Repubblica invasa". L'intervista di Sky TG24 a Matteo Salvini
Botta e risposta a distanza sulla questione migranti (lo speciale) tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il segretario della Lega Nord Matteo Salvini .
Sulla sua e-news, il premier ha definito "meschino” l'atteggiamento di chi parla di "sistema al collasso, emergenza, e invasione. In realtà – ha precisato Renzi - salviamo quante più vite umane possibili, sapendo che non c'è nessuna invasione". Il segretario della Lega, che poche ore prima aveva parlato del 2 giugno come della "festa della Repubblica invasa" , poi ha controreplicato con ironia sul suo profilo Facebook: "Io sono meschino ma non schiavista, complice o fesso".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Renzi definisce "meschino" chi parla di INVASIONE.<a href="https://twitter.com/hashtag/IOSONOMESCHINO?src=hash">#IOSONOMESCHINO</a> ma non schiavista, complice o fesso.</p>— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) <a href="https://twitter.com/matteosalvinimi/status/737238754126139392">30 maggio 2016</a></blockquote>
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Renzi: “Basta grida e urla” - La posizione di Renzi, come più volte ribadito, è chiara: non siamo davanti a nessuna invasione. Anzi, precisa, "quello che un po' stride, e talvolta mi sembra meschino, è l'atteggiamento di chi grida e urla. Di chi usa sui media, e non solo, parole come: sistema al collasso, emergenza, invasione".
Serve cooperazione internazionale - Secondo Renzi qualcosa si muove e l’Ue “pare intenzionata a scommettere davvero sul Migration Compact proposto dall'Italia”, di fronte alla crisi umanitaria del Mediterraneo si aspetta che “anche il resto di Europa si renda conto fino in fondo dell'importanza politica e umana di questa sfida. Dunque, io dico: aiutiamoli a casa loro davvero, con la cooperazione internazionale e un diverso modello di aiuti allo sviluppo".
Salvini: “2 giugno festa della Repubblica invasa” - Posizione opposta quella illustrata da Matteo Salvini agli ascoltatori di Radio Padania: “Perfino il Corriere oggi scrive che siamo di fronte ad una invasione...Cosa c'è da festeggiare il 2 giugno? E' la festa della Repubblica invasa e disoccupata” ha detto accusando “il sistema dell’informazione renziano” e assicurando che “c'è una parte maggioritaria d'Italia che non ne può più”. Il leader della Lega Nord ha poi attaccato anche quei Vescovi che “spalancano le porte ai clandestini in particolare islamici, che vengono qui non per integrarsi ma per imporre, nell'ambito di una invasione programmata. Una posizione che finirà per danneggiare anche loro. Non capisco se ci sono o ci fanno”.