“Se perdo il referendum mi dimetto il giorno dopo” dice il presidente del Consiglio
"L'atteggiamento negativo di parte della gerarchia e di parte del mondo cattolico era ovviamente atteso. Io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo”. Questo il commento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il giorno dopo l’approvazione delle unioni civili (LA SCHEDA). “Ho rispetto di tutti – dice nell’intervista a Porta a Porta - e conoscendo il mio mondo sapevo che le polemiche ci sarebbero state. E' assolutamente rispettabile che ci sia chi non è d'accordo".
Renzi: "Se perdo il referendum mi dimetto il giorno dopo" - L’occasione è anche quella per parlare del referendum costituzionale di ottobre. "Non sono stato io a personalizzare il referendum – precisa il premier - . Ma ho detto che se perdo torno a fare il libero cittadino, mi dimetto il giorno dopo e certamente smetto con la politica: è finita l'epoca in cui rimangono sempre i soliti. I cittadini non sono abituati al fatto che se qualcuno perde va a casa perché in Italia non perde mai nessuno". Se vincesse il no si andrebbe dunque a elezioni? "Deciderà il presidente della Repubblica", risponde.