Secondo giorno di voto per gli elettori che sono stati chiamati a scegliere il candidato sindaco. Polemiche per la partecipazione di stranieri. Il leader 5 stelle: "Competizione taroccata". Il segretario dem replica: "Ci attacca chi sceglie candidati con 50 click sul web". E Ignazio Marino dice ai suoi elettori: "A Roma non votate"
Nel secondo giorno di voto (le urne sono rimaste aperte fino alle 20 ), si è acceso il dibattito politico attorno alle primarie di Milano. Al centro delle polemiche la presenza di diversi immigrati in fila ai seggi per scegliere il candidato Pd a sindaco di Milano.
"Le primarie Pd sono taroccate. Il candidato sindaco Pd a Milano non sarà scelto dai milanesi o dai militanti Pd (esistono ancora?) ma da cinesi che sanno a malapena parlare l'italiano. Un #PdMadeInChina", scrive in un post, sul suo blog, Beppe Grillo.
Da Milano con furore: https://t.co/lKUXtSVnaW
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 7 Febbraio 2016
#PdMadeInChina
Renzi: "Ci attacca chi fa primarie con 50 click sul web" - Una critica che non è rimasta senza risposta. "Hanno sempre da ridire sulle nostre primarie, quelli che mandano cinquanta persone a fare click. Si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone, siamo gli unici ad avere il coraggio a farle, gli altri si mettono a fondo campo e parlano", dice il premier Matteo Renzi, che aggiunge: "Difendiamo le primarie. Dicono che vincono sempre i soliti? Candidatevi, non potete aspettare che qualcuno vi dia il permesso, se avessi aspettato il permesso di qualcuno io sarei ancora a fare il presidente della provincia di Firenze".
Marino a elettori Pd: "A Roma non votate a primarie farsa" - E sul fronte delle primarie si registrano anche altre dichiarazioni destinate a far discutere. A pronunciarle, l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino, sfiduciato dai consiglieri Pd nei mesi scorsi. "Dovremmo invitare il Pd a rinunciare a delle primarie farsa a Roma. Il Pd ha tradito primarie che si sono svolte nel 2013", ha detto Marino durante la prima assemblea pubblica di "Parte civile. Marziani in movimento". "Credo che un vero democratico non debba andare a votare alle primarie per dare un segnale chiaro" ha aggiunto.