Il premier torna sulle polemiche legate al dl salva-banche: “Meno male che il governo ha fatto il decreto. Nessun timore, nessuna preoccupazione, anzi la volontà di dare un segnale molto chiaro”. Nelle prossime ore la mozione di sfiducia del M5S nei confronti della ministra Boschi. Csm apre pratica su procuratore Arezzo
"Stiamo riflettendo sull'ipotesi, che io giudico molto interessante, che l'arbitrato dell'eventuale situazione di potenziale truffa sia fatto dall'Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, un'assoluta garanzia di terzietà e indipendenza". E' quanto dice il premier Matteo Renzi, tornando sulle polemiche legate al dl salva-banche.
"Nessun timore né preoccupazione" - "Meno male che il governo ha fatto il decreto": altrimenti "saltava una parte importante del risparmio", ha poi aggiunto Renzi. "Ci sono circa un milione di persone salvate dall'iniziativa del governo" e "7.200 posti di lavoro salvati", ha aggiunto il premier ricordando che "abbiamo fatto tutto quello che doveva fare in ottemperanza delle regole europee".
"Nessun timore, nessuna preoccupazione e anzi la volontà di dare un segnale molto chiaro come dimostra la scelta di Cantone", ha spiegato il premier riferendosi anche alle ripercussioni politiche legate al coinvolgimento dei familiari della ministra Boschi nella gestione della Banca Etruria.
La mozione di sfiducia nei confronti della ministra - La Camera voterà la mozione di sfiducia nei confronti della ministra Maria Elena Boschi domani, venerdì 18 dicembre. Il calendario dei lavori deciso dalla conferenza dei capigruppo prevede l'avvio della discussione alle ore 9,00. A presentare la mozione è stato il Movimento 5 stelle, che accusa la titolare delle Riforme di conflitto di interessi nel salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe. Maria Elena Boschi è figlia infatti di Pier Luigi, ex vice presidente di Banca Etruria.
Csm apre pratica su procuratore Arezzo - Intanto il Csm ha aperto una pratica sul procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, a capo dell'ufficio che sta conducendo l'inchiesta su Banca Etruria. Il comitato di Presidenza del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta presentata dal consigliere laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin. La pratica, affidata alla prima commissione, è stata richiesta per verificare l'esistenza di profili di incompatibilità con l'incarico di consulenza agli Affari giuridici che Rossi svolge per il governo.