Scintille in Aula durante il dibattito sulle comunicazioni del capo del governo in vista del Consiglio europeo. Il capogruppo di Forza Italia punta il dito contro la legge di Stabilità: "Un insieme di marchette, totalmente in deficit". La replica: "Non offende l'intelligenza dei deputati, ma degli italiani"
Duro scontro alla Camera tra il premier Matteo Renzi e il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta. Il battibecco si è registrato durante il dibattito in Aula sulle comunicazioni del capo del governo in vista del Consiglio europeo previsto a Bruxelles il 17 e 18 dicembre.
“Brunetta torni in sé” - Più volte il presidente di turno di Montecitorio è dovuto intervenire per richiamare il capogruppo di Fi e altri esponenti azzurri, che dal loro banco hanno provato ad interrompere il premier (anche urlando: “Vergogna”). “Il fatto che lei urli in quest'Aula – ha detto Renzi rivolto verso Brunetta - non può che rendere disgustoso agli occhi degli studenti che ci guardano il suo intervento, ma non fermerà il mio”. E poi: “Caro ex ministro della Funzione pubblica, non interrompa, serve la pazienza di ascoltare. Brunetta torni in sé, non offende l'intelligenza dei deputati ma degli italiani”.
“Legge di Stabilità fatta di marchette” - Brunetta ha poi attaccato sul bonus ai 18enni e sulla legge di Stabilità: “Le previsioni di crescita del governo sono dimezzate. Saremo costretti a una manovra correttiva in primavera. Avete fatto una legge di Stabilità fatta di marchette, totalmente in deficit. Gli italiani lo sanno e se ne ricorderanno”. E ancora: “Renzi non ha detto nulla sulle questioni centrali, ad esempio sulle sanzioni alla Federazione Russa, se l'Italia le vuole rinnovare oppure no, non ha detto nulla sui Marò, non ha detto nulla sulla sicurezza se non ribadire le mance in legge di Stabilità degli 80 euro al comparto sicurezza: nulla sul rinnovo del contratto, nulla sulla strategia più complessiva di contrasto al terrorismo. Ha fatto una narrazione vuota e imbarazzante".
La replica di Renzi - Renzi è poi intervenuto nuovamente, cosa irrituale, per replicare alle accuse di Brunetta. "Lei – ha attaccato il premier – dice che la legge di Stabilità è piena di marchette: è una marchetta abolire la tassa sulla prima casa? Oppure abbassare le tasse? Lei la ritiene una marchetta? Tra Brunetta e la povera gente noi staremo con la povera gente". Chi ci ha attaccato sul bonus ai diciottenni, ha detto ancora Renzi, “ignora che non ci sono le elezioni, ignora che i 18enni non sono in vendita, non si fanno lavare il cervello con un piccolo bonus” (VIDEO).
L’intesa sulla Consulta - Dopo lo scontro in Aula è arrivato il via libera del presidente del Consiglio a un’intesa sui giudici della Consulta che coinvolga M5S e centristi ma escluda Forza Italia. Secondo fonti parlamentari Dem, la mossa del Pd potrebbe essere stata decisa soprattutto dopo le scintille tra Renzi e Brunetta.