Renzi: contro il terrore serve più cultura, non cediamo alla paura

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Ai terroristi “non permetteremo di avere una generazione che possa odiare la musica. E noi dobbiamo continuare a vivere come sempre, senza rassegnazione" ha detto il presidente del Consiglio da Firenze. E ha aggiunto: “Vogliono disintegrare la nostra vita, ecco perché stiamo insistendo con la cyber-security e diamo un contributo alle forze di sicurezza"

"I terroristi vogliono distruggere  il nostro modo di vivere e noi dobbiamo rispondere con più cultura. Se accettiamo di vivere come loro, presi dalla paura, perderemmo la libertà”. La cultura contro la paura; questa dunque, in sintesi, la ricetta del presidente del Consiglio Matteo Renzi ribadita a Firenze all'inaugurazione della Festa della Toscana che celebra l'abolizione della pena di morte nel Granducato nel 1786.

 

Rafforziamo la cyber-security -  "Siamo di fronte ad un nemico pericoloso, nessuno può sottovalutarlo, i terroristi vogliono disintegrare il nostro modo di vivere, ecco perché stiamo insistendo con la cyber-security e diamo un contributo alle forze di sicurezza" aggiunge Renzi. E ancora: "Per ogni videocamera nella strada ci dev'essere un videomaker - ha aggiunto il premier ribadendo l'importanza della cultura e dell'arte - per ogni centesimo in sicurezza ci dev'essere un centesimo investito in cultura".

 

 

Rispondiamo con più cultura e più teatri – - Ai terroristi, prosegue, “non permetteremo di avere una generazione che possa odiare la musica. E noi dobbiamo continuare a vivere come sempre, senza paura, senza rassegnazione. Poi, cita  un film che ha spiegato di aver visto di recente. "In Timbuktu si vede un gruppo di ragazzi ai quali gli estremisti hanno tolto anche il pallone, perché hanno bandito anche il calcio. A questi ragazzi hanno portato via anche il pallone. Allora i ragazzi fingono di giocare a calcio senza pallone". Chi ha ucciso venerdì 13 novembre a Parigi, dice ancora Renzi, “ha ucciso in un ristorante, dentro un teatro. Ha ucciso fuori da uno stadio, nei luoghi della quotidianità. Perché terroristi vogliono distruggerci e farci paura. La risposta deve essere una sola: dobbiamo investire in ciò che abbiamo di più bello e profondo".

 

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