"Illustrerò quanto fatto, le cose positive, la visione per il futuro. Quello è il luogo della democrazia", dice il primo cittadino. Il Pd: ora via tutti i consiglieri. In 25 sarebbero pronti a lasciare. Sabella a Sky TG24: "Torno a fare il magistrato"
Ignazio Marino fa dietrofront e ritira le dimissioni da sindaco di Roma, presentate lo scorso 8 ottobre (e formalizzate il 12) sull'onda della vicenda delle presunte spese private rimborsate dal Comune. "Il luogo della democrazia è l'Aula", ha detto ai cronisti poco dopo aver annunciato il passo indietro.
"Sono certo che il nostro operato abbia con fatica raggiunto l'obiettivo di ripristinare legalità e trasparenza", ha scritto poi Marino in una lettera pubblica. Nella missiva il sindaco parla dell'"attesa di verificare la sussistenza delle condizioni politico-amministrative che permettano la prosecuzione del mandato".
Ho deciso di ritirare le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre
— Ignazio Marino (@ignaziomarino) 29 Ottobre 2015
Un dietrofront, quello del primo cittadino, in aperta rottura col suo partito. Poco prima della nota del Campidoglio, infatti, era arrivato l'ultimatum del Partito democratico: se Marino resta, via tutti i Consiglieri.
Marino: "Sono pronto a confrontarmi con la maggioranza" - E' dunque ufficialmente venuto a mancare il rapporto di fiducia tra il sindaco-chirurgo e il Pd. Divergenze che Marino vuole però affrontare nell'Aula Giulio Cesare del Campidoglio. "Sono pronto a confrontarmi con la maggioranza. Illustrerò quanto fatto, le cose positive, la visione per il futuro ma quello è il luogo della democrazia". Come a dire: se volete mandarmi via dovete essere voi a farlo.
Dall'annuncio delle dimissioni al ritiro: video
25 consiglieri pronti a dimettersi - Il confronto in Aula chiesto da Marino potrebbe però non avere luogo. Sarebbe stata infatti raggiunta la quota di 25 consiglieri comunali pronti a dimettersi. Tanti quanti bastano per aprire la strada allo scioglimento del Consiglio comunale. Ai 19 del Pd, secondo quanto si apprende, si unirebbero 4 dell'opposizione e due della maggioranza, che presenteranno le dimissioni in serata o al massimo domani.
Intanto lasciano 7 assessori - Sono 7 gli assessori che si sono dimessi dalla giunta guidata dal sindaco Marino. Oltre al vicesindaco Marco Causi, Stefano Esposito e Luigina Di Liegro, che hanno rassegnato le dimissioni nel pomeriggio, al termine della seduta di giunta (che si è svolta nella serata di giovedì) altri quattro assessori hanno confermato di rimettere il loro mandato: Alfonso Sabella, Giovanna Marinelli, Maurizio Pucci, Marco Rossi Doria. Nell'esecutivo capitolino restano dunque 5 assessori: Marta Leonori, Francesca Danese, Estella Marino, Alessandra Cattoi e Giovanni Caudo.
Alfonso Sabella a Sky TG24: : "Lunedì torno a fare il magistrato"